Lavori usuranti: pre-domanda di pensione entro il 1° maggio

lunedì 11 Aprile 2022 / Fisco e previdenza

Vengono considerati lavori usuranti quelle attività lavorative faticose e pesanti, come possono essere, a titolo esemplificativo, i lavori svolti in gallerie, in cave, in particolari linee di montaggio (linea continua), in produzioni in serie, ad alte temperature, oppure in celle frigorifere, dai conducenti di veicoli pubblici ed inoltre, da tutti coloro che svolgono lavori in turni notturni. I lavoratori dipendenti del settore privato che svolgono una di queste attività possono ottenere la pensione anticipata con questi requisiti
A) normativa generale: almeno 35 anni di contributi, esclusi quelli per disoccupazione e malattia, un’età anagrafica non inferiore a 61 anni e 7 mesi e con quota 97,6 (somma dell’età, degli anni di contribuzione e dell’aspettativa di vita).
B) normativa particolare per i lavori in turni notturni:
35 anni di contributi utili per la pensione di anzianità: 1) occupati tra la mezzanotte e le cinque del mattino: tra i 64 e i 71 turni all’anno: età minima 63 anni e 7 mesi e quota 99,6; 2) occupati tra 72 e i 77 turni all’anno: età minima 62 e 7 mesi e quota 98,6; 3) occupati da 78 o più turni all’anno: gli stessi requisiti del punto A); 4) almeno 3 ore ( sempre comprese tra la mezzanotte e le cinque del mattino) svolte per tutto l’anno: gli stessi requisiti del punto A).
Nel caso di utilizzo della contribuzione da lavoro autonomo l’età richiesta deve essere aumentata di un anno e la quota di un punto.
Per i lavoratori occupati in aziende che prevedono cicli di produzione organizzati su turni di dodici ore, è prevista una maggiorazione del numero dei turni notturni del 50%. L’orario dei turni notturni deve essere compreso tra la mezzanotte e le cinque del mattino. Di conseguenza, ad esempio, chi nell’anno ha solamente 65 turni di notte di dodici ore, con la maggiorazione del 50%, arriva ad averne più di 78 e pertanto può usufruire di norme più favorevoli. Questa maggiorazione viene riconosciuta se la turnazione, in dodici ore, è stata concordata da accordi collettivi sottoscritti tra azienda e sindacati entro il 31 dicembre 2016.
Entro il 1° maggio 2022 i lavoratori interessati, che perfezionano i requisiti entro il 2023, devono presentare all’Inps un’apposita domanda per il riconoscimento dello svolgimento dell’attività usurante con la relativa documentazione. Se la risposta dell’Ente sarà positiva si dovrà, al momento, presentare la vera e propria domanda di pensione.
Per ottenere questa pensione i lavoratori dipendenti devono aver svolto l’attività usurante per un periodo pari a 7 anni degli ultimi 10 di lavoro oppure per almeno metà della loro vita lavorativa complessiva. Inoltre devono cessare l’attività lavorativa.
Non esistendo più le “finestre” la decorrenza di questa pensione sarà dal mese successivo al raggiungimento dei requisiti. Vista la complessità della normativa, si consiglia agli interessati di rivolgersi al patronato Inas-Cisl.

Angelo Vivenza

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