La Fnp Alessandria-Asti festeggia 70 anni: “Il viaggio: 70 anni… Nuove pagine da scrivere, nuove storie da raccontare”
Mercoledì 14 dicembre si è tenuta presso l’hotel “Al Mulino” di Alessandria la celebrazione dei 70 anni Fnp Cisl Alessandria-Asti dal titolo “Il viaggio: 70 anni… Nuove pagine da scrivere, nuove storie da raccontare”. Un momento di festa, ricordando le tappe principali dell’organizzazione senza dimenticare le sfide del futuro.
A condurre i lavori è stato il giornalista Enrico Sozzetti. Il primo intervento è stato quello del segretario aggiunto Cisl Alessandria-Asti Stefano Calella, seguito dall’intervento e dalla presentazione della giornata del segretario generale Fnp Alessandria-Asti Gian Carlo Martinetti. A cura di Gianni Vizio, invece, è stata ripercorsa la storia dell’organizzazione Fnp attraverso le varie tappe dell’evoluzione del sindacato.
All’evento è intervenuto anche il segretario generale Fnp Cisl Piemonte Giorgio Bizzarri che ha dichiarato: “Noi chiediamo di ripristinare il meccanismo di perequazione, perchè ci preoccupiamo di difendere tutti i pensionati, dalle pensioni minime a salire. Un altro punto di forza della nostra federazione rimane la formazione, che in questi anni ha dato grandi risultati e ci ha permesso di preparare collaboratori che non solo aprono le sedi, ma aiutano, parlano e si confrontano con le persone e le utenze che si recano alla Cisl”.
Nel corso della celebrazione la Segretaria Organizzativa Pinuccia Scarsi ha presentato il libro “Il Viaggio” pubblicazione edita per i 70 anni della Federazione Nazionale Pensionati, a cui ha fatto seguito un breve interviene Gian Vincenzo Chiodi che ha collaborato alla stesura del libro.
Come in ogni festa che si rispetti non poteva mancare il momento della premiazione, infatti, la segreteria territoriale ha voluto omaggiare con un riconoscimento gli storici ex segretari generali Anselmo Lano, Daniele Malucelli, Giuseppe Castino, Giancarlo Elia.
Chiude i lavori l’intervento del componente del Comitato di Reggenza Fnp nazionale Emilio Didonè: “Il sindacato deve tornare a quello dei padri, con lo sguardo sempre rivolto verso il futuro. Dobbiamo ritrovare l’etica onesta come sindacato. Lo Statuto non si interpreta, va applicato per amici e nemici. Nella società di oggi, considerare i pensionati invisibili è un suicidio del paese, anche perchè la silver economy è diventata ormai fondamentale. Ribadisco anche il ruolo fondamentale degli operatori in prima linea: senza un’esperienza di questo genere non puoi fare il sindacalista. La prima linea è quella che da passione e voglia “di fare” sindacato”.
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