Ricerca unitaria “Liste d’attesa=Diritti negati”
Erano tanti i pensionati e non solo che stamattina alla Gam di Torino hanno partecipato all’iniziativa “Liste d’attesa=Diritti negati” organizzata da Spi-Cgil, Fnp-Cisl, Uilp-Uil Piemonte il 1° dicembre 2017 per presentare una ricerca realizzata da un gruppo di ricerca unitario composto da Francesco Montemurro (Spi), Paolo Arnolfo (Fnp) e Pietro Puzzangara (Uilp). Dallo studio condotto dalle federazioni dei pensionati dei sindacati piemontesi emerge che a Torino si aspettano quasi 300 giorni per una risonanza magnetica nucleare muscolo-scheletrica, a fronte dei sette giorni di attesa di Alessandria. Non va molto meglio se si deve fare una visita oculistica – il tempo medio d’attesa va dai 140 ai 205 giorni – o una visita cardiologica (193 giorni). Per effettuare una colonscopia si rischia di aspettare 245 giorni. Va un po’ meglio nelle Asl più piccole della regione. I sindacati denunciano una scarsa trasparenza dei dati, che ogni azienda sanitaria della regione presenta in formati diversi e con diverse forme di aggregazione. Il quadro che emerge è quello di una situazione di media difficoltà. Quella del Piemonte non è la situazione peggiore, ma non si può parlare di una regione virtuosa. Dal 2014 a oggi non si vedono miglioramenti sensibili nell’accesso dei cittadini alle prestazioni.
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