25 novembre 2017: stop alla violenza sulle donne

“La missione del sindacato fonda il proprio agire sui valori della giustizia sociale, della solidarietà e sul contrasto ad ogni forma di discriminazione, sfruttamento, sopraffazione e violenza, in particolare verso le persone più deboli e vulnerabili”.  Così la Segretaria generale della Cisl Annamaria Furlan nella prefazione della Piattaforma Cisl sulla prevenzione della violenza sulle donne e sui minori presentata in occasione della Tavola Rotonda “Donne: contro ogni forma di violenza” svoltasi nella terza giornata del XVIII Congresso Cisl.

“Le molestie, la libertà negata e vilipesa a troppe donne – sottolinea ancora Furlan  – sono la spia di un gap culturale che ancor oggi non siamo stati in grado di colmare e rispetto al quale, nonostante le diverse reazioni o emozioni che scuotono la nostra coscienza – rabbia, indignazione, sgomento, senso di impotenza e inadeguatezza – fatichiamo ad opporre un argine sicuro da cui ricominciare a costruire quel senso civico e quella solidarietà umana che sono alla base del rispetto della persona e della sua dignità”. Tra le forme di violenza la tratta di esseri umani e lo sfruttamento sessuale sono fenomeni in continua espansione, aggravate dalle disparità etniche e da altre ingiustizie come i conflitti armati. Lo sfruttamento a fini sessuali resta la principale causa di traffico a livello globale ma negli ultimi anni è cresciuta in maniera significativa la ‘tratta’ ai fini di sfruttamento lavorativo (40%). Circa un terzo delle vittime sono minori e tra questi, due su tre, risultano essere bambine.

Per la Cisl tutto ciò è una inaccettabile minaccia per la pace, la sicurezza e la democrazia. In quest’ottica, il  Coordinamento Politiche di Genere della Fnp Piemonte, in  occasione della Giornata internazionale contro la violenza delle donne, ha promosso azioni tese a favorire campagne di sensibilizzazione con l’intento di condizionare positivamente i modelli culturali ed educativi cercando di far rete con componenti istituzionali, sindacali, datoriali.