Il dopo-elezioni: al Consiglio Generale Fnp Torino Canavese la parola agli ultimi 4 segretari Cisl
L’ultimo Consiglio generale Fnp Torino Canavese è stato un vero e proprio seminario di approfondimento sulla politica sindacale della CISL nel clima sociale dopo le elezioni del 4 Marzo. Per dibatterne sono stati invitati i 3 ex Segretari Generali della Cisl Torino Bruno Manghi, Tom Dealessandri e Nanni Tosco, e l’attuale Segretario Domenico Lo Bianco.
La riunione del Consiglio generale Fnp è stata presieduta da Daniela Priante, con Agostino Demichelis. Il Segretario Generale Fnp Giorgio Bizzarri ha aperto i lavori introducendo i quesiti storici da sottoporre ai tre ex Segretari Generali della Cisl torinese.
Bruno Manghi, rispondendo alla domanda, posta dal segretario Fnp Bizzarri a nome del Consiglio generale Fnp, riguardante il voto l’ha definito come “espressione di un sentimento”. Quello di voler chiudere con la situazione precedente, ritenuta negativa, e la relativa classe politica. Manghi ha affermato: “Non è stato un voto di scambio, nè un voto ideologico, ma un voto che vuole chiudere con la situazione politica precedente. Si è tentato di mandare a casa una generazione politica che non era vecchissima, ma che portava segni di vecchiaia”. Ma che cosa può e deve fare il sindacato in questo quadro? “Cercare di rappresentare al meglio la sua gente per riuscire a mobilitarla, avere voce in capitolo con tutte le controparti compresa la politica, cosa che nel mondo occidentale, nel recente passato, è riuscita solo a noi”.
Tom Dealessandri è intervenuto sul presente e sul futuro del nostro paese. “L’Italia” – ha detto ” nella crisi degli ultimi 10 anni ha perso un terzo della sua capacità produttiva e le aziende a forza di decentrare hanno perso pure la capacità interna di fare investimenti. Se sono poche le risorse nel privato, bisogna spingere affinchè sia il settore pubblico a fare investimenti, specie in settori strategici come la sanità, l’assetto idrogeologico, la fabbrica 4.0. Si tratta di ricorrere ai fondi dell’Unione Europea che spesso rimangono inutilizzati anche per le difficoltà dovute all’eccesso di burocrazia che ferma le amministrazioni”. Investimenti per fare investimenti, insomma.
Nanni Tosco si è confrontato, sempre al Consiglio generale Fnp, con la questione se le nuove forze politiche saranno in grado di mantenere gli accordi fatti in precedenza. Partendo dalla tutela delle pensioni, ha analizzato le proposte in campo da parte di chi vorrebbe governare e ha commentato: “Emerge un quadro preoccupante perché il desiderio di riabbassare l’età pensionabile si scontra con il costo dell’operazione. Costo che rischia di essere pagato abbassando il valore delle pensioni per tutti. Rimane essenziale inserire le pensioni nel tema generale del welfare e mantenere per il sindacato il ruolo di vera rappresentanza del lavoro”.
A questa prima parte è seguito un animato dibattito con gli interventi di Sergio Cascio, Giancarlo Tarella, Stanislao Patalani, Michele Mango e Beppe Rorro, che hanno evidenziato la necessità per la Fnp e per tutto il sindacato di una maggiore visibilità sul territorio e per poter meglio intercettare le istanze della gente.
Rosina Partelli, Segretaria generale Fnp Piemonte, ha sottolineato l’importanza del lavoro svolto dal sindacato con l’accordo del settembre 2016, poi implementato nel 2017, la cui forza deriva indubbiamente anche dallo spirito unitario tra le sigle dei pensionati.
Mimmo Lo Bianco, attuale Segretario generale Cisl Torino, ha posto l’accento su quanto ha pesato la crisi sul tessuto produttivo dell’area metropolitana e la necessità di individuare veri investimenti strategici. Facendo riferimento al modello di sviluppo della Germania, in particolare per quanto riguarda gli investimenti sul tema del Welfare, ha detto: “Al centro della nostra attenzione dobbiamo mettere i nuovi lavoratori, le forme precariato, i cambiamenti nel mondo del lavoro, i rapporti uomo-macchina-robot”.
Ai lavori erano presenti anche i segretari regionali Fnp Piemonte Gianni Vizio e Francescantonio Guidotti e l’ex Segretario Cisl Torino Franco Agliodo.
Nelle sue conclusioni Giorgio Bizzarri ha affidato alle zone il compito di incrementare i momenti di riflessione collettiva e di ascolto delle persone. La FNP deve lavorare sulla propria capacità di svolgere un compito educativo sul modo di fare sindacato con i propri associati: parlare con le persone, comprendere i loro bisogni e saper dare anche delle risposte. Risposte giuste.
Paola Faienza e Stefania Uberti
Categoria: Attualità