Uno sguardo sul territorio e uno sul mondo: il II Congresso della Fnp Cisl Piemonte Orientale
Giovedì 14 Marzo, nell’elegante location del Seminario Vescovile di Novara, si è tenuto il secondo Congresso della Fnp Piemonte Orientale.
Si è iniziato con l’elezione della Presidenza del Congresso (guidata da Antonio Manfredi), l’elezione delle Commissioni Congressuali, degli scrutatori e dei questori.
Si è poi entrati nel vivo della mattinata con la relazione della Segretaria Generale Fnp Piera Angela Prevosti, che ha saputo tratteggiare con precisione e dovizia di particolari la situazione attuale a livello internazionale, nazionale e del territorio. Si è così parlato della crisi economica e sociale che imperversa in Italia e di un mondo sempre più globalizzato ma pieno di incertezze. Ma anche del Piemonte Orientale, che ha vissuto un quadriennio non facile dovendo amalgamare le storie, le mentalità e le modalità organizzative dei quattro vecchi territori (Biella, Novara, VCO, Vercelli). “La vera globalizzazione per la Cisl e la Fnp è quella del lavoro, dei diritti, delle libertà civili, della pacifica convivenza tra tutti i popoli”.
La Segretaria ha ricordato le quasi cento Assemblee precongressuali organizzate nei mesi precedenti e dell’elezione dei componenti dei Coordinamenti delle 21 RLS, nonché della valorizzazione della figura del Delegato Comunale.
Parlando del futuro dell’organizzazione a livello nazionale, sono stati individuati due obiettivi prioritari: la seconda fase prevista dall’accordo del 28 settembre con il Governo sulla previdenza e la definizione di iniziative a supporto del Progetto di Legge di iniziativa popolare “Per un fisco più equo e giusto” (chi volesse saperne di più può cliccare qui ).
Sul tema della lotta alla povertà, sono stati citati il SIA e il REI (REddito di Inclusione), approvato dal Senato proprio in questi giorni. Ampio spazio è stato dedicato alle questioni relative alla sanità, con particolare riferimento al problema della lunghezza esasperante delle liste d’attesa.
Problemi che, insieme a molti altri, potrebbero essere in parte affrontati con l’azione concertativa direttamente sul territorio: la negoziazione sociale.
È seguito il momento della relazione del Segretario Organizzativo Emilio Lonati, che ha aperto con un invito al cambiamento, insito nella parola “Rinascimento” scelta come slogan dei Congressi. Ecco allora la necessità di una decentralizzazione sempre più forte, che dia un ruolo sempre più decisivo alle RLS, indicate come il vero motore della Fnp. Proprio attraverso le RLS si sostanziano gli obiettivi legati al tesseramento, che negli ultimi anni è stato in flessione: ognuna di esse è stata invitata a cercare di raggiungere il “saldo zero”. Solo in alcuni casi l’obiettivo è stato raggiunto, ma tutte le RLS hanno profuso un forte impegno. Un impegno che potrebbe e dovrebbe essere supportato da maggiori risorse.
Si è poi passati al tema della comunicazione, che deve essere declinata in molti modi: da quello cartaceo (il giornale “Insieme” resiste, nonostante costi ardui da sostenere), a nuove forme come le mail o gli sms (che richiedono un aggiornato database dei contatti), passando per il nuovo sito www.fnpcislpiemonteorientale.it . Senza dimenticare la forma più importante di tutte: quella diretta, viso a viso.
Una parte della relazione è stata dedicata al tema dei servizi, che dovrebbero lavorare in maggiore sinergia con la Cisl e la Fnp.
Ogni problema e ogni eccellenza del sindacato dovrebbe comunque essere trattato con passione e orgoglio: la relazione si è chiusa citando una storia nella quale due operai, interpellati su cosa stiano facendo, danno due risposte ben diverse. Il primo dice che “Sta costruendo un muro”, l’altro invece “Sta erigendo una cattedrale”. Inutile specificare quale dei due dovrebbe essere l’atteggiamento di chi si impegna nel sindacato.
Dopo la relazione del Collegio dei Sindaci Revisori, presentata dal dott. Saverio Blandino, al pubblico presente in sala è stato fatto notare che in prima fila due posti erano occupati da salvagenti arancioni, a rappresentare chi ha perso la vita nel disperato viaggio in barca verso l’Italia.
A tal proposito, ha portato forte commozione in sala la testimonianza di un ragazzo ventenne proveniente dal Gambia, che ha raccontato la sua storia. Un passato fatto di repressione da parte del regime gambiano, da un lungo viaggio tra le terre africane, di notti di terrore passate su un barcone sovraffollato. Un presente pieno di speranza, con l’arrivo in Italia, l’accoglienza, mesi di volontariato, un tirocinio. Un futuro garantito da un contratto a tempo indeterminato come operaio. “Qui nessuno mi ha insultato, nessuno mi ha maltrattato. Qui ho il diritto di dire se, secondo me, il governo è buono o non è buono.”.
Da quel momento in poi, si sono alternati i diversi interventi dei delegati, del pubblico presente in sala e di alcuni graditi ospiti. Tra gli altri hanno preso la parola il Segretario Generale della Cisl Piemonte Orientale Luca Caretti (“Il Piemonte Orientale potrebbe sembrare fuori dalla crisi: diminuisce la Cassa Integrazione, ritornano le imprese. Ma non si sta creando abbastanza occupazione. Tuttavia, le nuvole basse che avvolgono il cielo possono diventare una giornata serena”), il Segretario della Fnp Piemonte Gianni Vizio (citando le parole di Papa Francesco alla stampa: “Vi auguro di raccontare il mondo in cui viviamo sapendone sempre descrivere la complessità, senza mai dimenticare quell’oceano di bene che ci fa guardare al futuro con speranza. Anche il sindacato deve sempre essere speranza!”), alcuni Coordinatori delle RLS, i rappresentanti dei servizi, un rappresentante di Anteas, vari collaboratori Fnp. Una ricchezza e varietà di contenuti che è difficile sintetizzare, della quale non possiamo che riportare alcune parole-chiave e alcuni spunti, pur consapevoli che non si tratta che di una piccolissima parte di ciò che è stato possibile ascoltare.
Cosa sta funzionando alla perfezione nella Fnp:
– L’apertura al mondo portata dal Festival delle Generazioni (anche se in un altro intervento si critica l’investimento di risorse necessario);
– La collaborazione prestata dai pensionati nell’accoglienza dell’utenza dei servizi;
– L’operazione di fusione delle quattro province in un unico grande territorio pareva una sfida impossibile, ma pur con le difficoltà del caso è stata vinta;
– Il volontariato di Anteas è una grandissima risorsa, che contribuisce a portare il Sindacato “fuori dalle sedi”.
Su cosa invece c’è ancora molta strada da fare:
– Le donne sono importanti in ognuna delle RLS, svolgono una grande funzione: tuttavia, difficilmente riescono a raggiungere ruoli di responsabilità;
– L’integrazione coi servizi a volte non funziona come dovrebbe e crea delle zone d’ombra in cui si perde la possibilità di migliorare il tesseramento;
– Servirebbe maggior rinnovamento nel Sindacato (provocatoriamente, oltre alle “Quote rosa” dovrebbero essere previste le “Quote Nuovi Arrivi” in ogni organismo);
– Necessità di un miglior dialogo tra la base e il vertice dell’organizzazione.
Uno sguardo sul mondo:
– Senza una distribuzione più equa delle ricchezze, è difficile costruire un mondo nuovo;
– Le rivoluzioni tecnologiche ci costringono ad accettare la grande sfida del cambiamento;
– Serve un’Europa più forte che sappia opporsi alle forze di disgregazione e alle xenofobie.
Le conclusioni sono state affidate ad Attilio Rimoldi, della Segreteria Fnp Nazionale. La parola che ha guidato tutto il suo intervento è stata senza dubbio “Cambiamento”: una vera e propria rivoluzione nella società e nel mondo del lavoro, che deve essere governata. Non la si può subire e basta. Guardando all’interno della nostra organizzazione, sicuramente i servizi sono un tema che va affrontato con serietà e una certa urgenza, per giungere a una maggiore sinergia. Ma altrettanta attenzione merita un tema particolarmente caro a Rimoldi: “La contrattazione sociale deve fare un salto di qualità. È così che si difende il potere di acquisto di salari e pensioni.”. Si è poi trattato di temi sindacali di livello nazionale: la formazione, la ripartizione delle risorse tra centro e periferia, l’accordo con il Governo sulla previdenza e la sua difficoltosa ma necessaria attuazione.
“Andiamo avanti con passione ed entusiasmo”, ha concluso il Segretario, “Se ognuno di noi conoscesse a memoria il Preambolo e l’Articolo 2 dello Statuto, non ci sarebbe bisogno di alcun Codice Etico nel nostro Sindacato”.
Il Segretario Organizzativo Emilio Lonati ha poi dato lettura della Mozione Finale, che ha saputo riassumere efficacemente quanto ascoltato lungo la giornata.
Si sono infine aperte le votazioni per il Consiglio Generale che si è poi riunito nel pomeriggio, eleggendo la Segreteria che ha visto confermata Piera Angela Prevosti come Segretaria Generale, affiancata da Andrea Camona ed Emilio Lonati.
Paolo Arnolfo
Categoria: Territorio