Consiglio generale Femca molto intenso con grande partecipazione di delegati ed rsu
È stato un consiglio generale molto partecipato con molti interventi delle rsu presenti – ha affermato il segretario generale della Femca Cisl di Cuneo, Aldo Pellegrino al termine della seduta – che, insieme a quelli di Barbara Piva (segretaria Femca Cisl Piemonte) e di Enrico Solavagione (segretario generale Cisl Cuneo) hanno dato molti spunti ai presenti per la loro attività sia in azienda che sul territorio.
L’incontro è iniziato con gli interventi dei rappresentanti di tutte le aziende che hanno esposto la situazione economico produttiva delle loro realtà alla luce di un anno e mezzo di pandemia dovuta al Covid-19. Un’attenzione particolare è stata dedicata all’analisi delle misure che le varie imprese hanno adottato per evitare contagi e focolai (lavoro da casa, ingressi scaglionati, misurazioni della temperatura all’ingresso, distanziamento, mascherine, tamponi).
Successivamente è stato illustrato e approvato il bilancio 2020 che ha registrato una solida situazione economica.
“L’andamento delle iscrizioni dello scorso anno ha evidenziato un leggero incremento grazie all’impegno ed alla dedizione che gli attivisti hanno profuso nelle aziende – ha proseguito Aldo Pellegrino – Tra le attività messe in atto, c’è da sottolineare l’inizio di corsi di formazione per rsu ed attivisti sugli accordi presenti nelle varie aziende. Dopo questa prima sperimentazione saranno estesi a tutte le realtà”.
La segretaria della Femca Cisl Piemonte, Barbara Piva, è invece intervenuta sui rinnovi contrattuali di categoria partendo dal CCNL del calzaturiero, ormai prossimo all’intesa, che riporta tra i punti salienti l’aumento di circa 70 € su un montante di oltre 1.00 , alcune modifiche inerenti l’aspetto disciplinare, “I maggiori problemi derivano dalla conclusione del CCNL del tessile ed abbigliamento SMI (Sistema Moda Italia) dove la trattiva è ferma da circa un anno e mezzo – ha affermato Piva – per martedì 22 marzo si svolgerà un presidio di protesta davanti alla sede di Confindustria di Biella oltre al blocco delle flessibilità e degli straordinari in tutte le realtà produttive – non dimentichiamo infine che il tessile è il terzo settore dopo commercio ed i servizi ad essere stato fortemente colpito dalla crisi per cui, se non ci sarà un’ulteriore proroga dello sblocco dei licenziamenti, si aggraverà una situazione già precaria perdendo del personale altamente qualificato che difficilmente potrà esser sostituito dalla tecnologia”. La segretaria della Femca Piemonte ha poi espresso un giudizio molto positivo sulla partecipazione dei componenti il consiglio generale “Mi complimento con voi per la discussione che vi ha visto così partecipi. Penso che sia una buona abitudine quella di intervenire portando in assemblea i problemi riscontrati nella propria azienda e le modalità che intraprese per risolverli. In questo modo ognuno di voi compartecipa alle problematiche di tutti”
L’intervento del segretario generale della Cisl di Cuneo, Enrico Solavagione, è iniziato il suo intervento trattando dei difficili sedici mesi della sua segreteria il cui inizio ha coinciso con del contagio del coronavirus. Una pandemia che, nonostante non sia ancora del tutto terminata, ha lasciato “sul campo” le condizioni di un conflitto bellico: 120.000 morti, 1.000.000. di disoccupati e 8.000.000 di poveri di cui 6.000.000 in povertà assoluta.
Situazione preoccupante che il finanziamento di 248 miliardi provenienti dal Recovery Plan e dal Fondo Sure contribuiranno a dare una importante ripresa all’Italia
“Chi mi conosce sa che sono un europeista convinto ma sa che ho sempre detto che quell’Europa andava cambiata – afferma Solavagione – adesso ci sono segnali di cambiamento verso di un’Europa più solidale e più partecipativa verso l’orizzonte degli Stati Uniti d’Europa verso il quale dobbiamo lavorare”
Il segretario della Cisl cuneese ha sottolineato inoltre come il sindacato in questo drammatico periodo ha lavorato per la sicurezza dei lavoratori come dimostrano gli accordi dello scorso anno per garantire loro di proseguire l’attività in azienda in sicurezza dal covid, il patto per la scuola oppure quello recente del 16 marzo relativo alla pubblica amministrazione che smentisce chi ha tentato di mettere in contrapposizione i lavoratori pubblici con quelli privati o con gli autonomi. Ma l’intervento più deciso e senza mezzi termini il segretario della Cisl cuneese lo ha pronunciato in merito al nuovo decreto sostegni che definisce con più ombre che luci sottolineando che nulla è stato fatto sulle richieste del sindacato relative agli ammortizzatori sociali, alle politiche attive del lavoro ed alla formazione; ha inoltre ribadito la necessità di prorogare lo sblocco dei licenziamenti al 31 ottobre. “Noi crediamo che si sia dato voce ad una parte miope di Confindustria che ha un atteggiamento estremista e poco responsabile su questa materia” Ma non ha fatto sconti nemmeno alla Cgil sostenendo che nonostante tutto è necessario che il sindacato dimostri un atteggiamento responsabile accettando il confronto con la controparte “Se qualcuno pensa di fare fughe in avanti faccia pure; noi non ci faremo trascinare da atteggiamenti ideologici e movimentisti che avrebbero il risultato di isolare il sindacato – ha proseguito Solavagione ai numerosi delegati sindacali presenti alla riunione – spiegatelo ai lavoratori che vi capiranno sicuramente perché da noi vogliono i risultati. Noi non siamo i vassalli di alcuno, l’autonomia ci ha sempre caratterizzato. Proseguiremo a distinguerci dagli altri per il nostro senso di responsabilità perseguendo il metodo della concertazione che in passato ci ha sempre reso protagonisti.
Ritornando sulla questione del Pnrr e del conseguente utilizzo dei 248 miliardi ha sottolineato l’importanza della partecipazione dei sindacati alla cabina di regia. Ha poi ribadito la necessità della riforma fiscale progressiva e redistributiva ed un’efficace lotta all’evasione fiscale prevedendo una tassa alle multinazionali dell’economia digitale e la correzione di una globalizzazione che ha creato forti disuguaglianze. Solavagione ha poi parlato del sistema previdenziale ricordando che a fine anno terminerà il sistema di Quota 100 e che dovrà iniziare un utile confronto sul sistema pensionistico da adottare pur rivendicando a priori la flessibilità in uscita dai 62 anni in poi “perché una persona, dopo 41 anni di lavoro, ha il sacrosanto diritto di accedere alla pensione indipendentemente dalla sua età. Deve poi essere fatto un patto generazionale che dia garanzia ai più anziani e speranza ai giovani con una pensione di garanzia”.
Il segretario generale della Cisl cuneese ha poi terminato ricordando che la “Provincia Granda” si distingue dalle altre per una ripresa industriale pari al 5,2% che rappresenta il miglior dato a livello piemontese.
Alfonso Territo
Categoria: Attualità, Territorio