Piano Scuola Estate per rinforzare le competenze relazionali e disciplinari dei giovani dopo la pandemia
“Scuola d’estate – D’estate la scuola” è lo slogan del tavolo di confronto organizzato dalla segretaria generale della Cisl Scuola di Cuneo, Claudia Zanella ed il segretario della Flc cuneese, Doriano Ficara sul Piano Scuola Estate.
Ad esso erano presenti i segretari generali regionali e provinciali di categoria e di confederazione di Cisl e Cgil tra cui Enrico Solavagione (Cisl Cuneo) e Maria Grazia Penna (Cisl Scuola Piemonte) oltre all’ispettore scolastico Raffaele Iosa.
L’incontro, moderato dal responsabile Ufficio Stampa della Cisl Piemonte Rocco Zagaria, è stato incentrato sul “Piano Scuola Estate”. Un progetto che destina una consistente quota di risorse a sostegno delle attività dell’offerta formativa attraverso iniziative che le scuole potranno avviare nei mesi estivi finalizzate a rinforzare le competenze relazionali e disciplinari che dovranno essere approvate e programmate attraverso gli organi collegiali.
Una circolare del Ministero dell’istruzione definisce il piano scuola estate come un ponte che introduce al nuovo anno scolastico.
Gli interventi
“Il piano scuola estate é sicuramente da considerare come un contributo per cercare di ricucire quello che la pandemia ha lacerato; in questo senso la didattica a distanza ha rappresentato un’emergenza alla sospensione della attività didattiche in presenza – afferma la segretaria generale Cisl Scuola di Cuneo, Claudia Zanella – Questo progetto deve essere considerato un modo per ricucire i vuoti relazionali e disciplinari creati dal contagio del covid-19 attraverso attività di laboratoriali di supporto finalizzate soprattutto alla crescita delle nuove generazioni coinvolte in situazioni mai provate prima. Questa pandemia ha creato una grande frattura – conclude Zanella – Un solco in cui si potrebbe cadere ma che deve essere usato per seminare qualcosa di importante. Usiamolo anche in modo positivo per il futuro”.
“Le relazioni di comunità rappresentano uno strumento per dare senso al fare scuola con il territorio e per il territorio – afferma la segretaria generale della Cisl Scuola Piemonte, Mariagrazia Penna – l’auspicio è che ci sia uno sguardo lungo, oltre all’emergenza”
La dichiarazione resa dal segretario generale della Cisl Cuneo, Enrico Solavagione, si estende invece alle questioni della scuola che possono trovare una soluzione con i fondi del Recovery Plan
“I problemi della scuola non ricadono solamente sugli studenti e sul personale di questo settore ma sull’intera cittadinanza. Tuttavia gravi questioni come la precarietà e la mancata formazione dell’organico, le classi pollaio, la fatiscenza degli edifici scolastici, la dispersione scolastica, sono insolute da circa vent’anni. Non si può tralasciare un’occasione come il Pnrr che stanzia per l’istruzione e la ricerca circa 32 miliardi – prosegue Solavagione – Un’occasione che permetterà di dare soluzioni concrete alle problematiche menzionate e ad aumentare il personale di 228.000 unità oltre alla creazione di 1.000 edifici in più entro il 2026. Sono risultati notevoli anche sotto il profilo dell’inclusione sociale con il miglioramento di tutto il mondo scolastico a partire dal sistema Its (Istituti Tecnici Scientifici) con l’adeguamento dell’offerta formativa alle necessità delle aziende locali. Non bisogna poi dimenticare la digitalizzazione dell’amministrazione scolastica e l’adeguamento e messa in sicurezza degli edifici scolastici.
Le nostre proposte non possono e non devono rimanere solamente sulla carta ma devono essere tradotte concretamente – conclude il segretario generale della Cisl cuneese – per questo abbiamo chiesto di far parte della cabina di regia del governo”
Alfonso Territo