Molino Cordero: il decimo anniversario dall’esplosione che costò la vita a cinque lavoratori

Una tragedia sul lavoro avvenuta a Fossano lunedì 16 luglio 2007

Molino Cordero, domenica 16 luglio 2007, a dieci anni di distanza, nella via antistante le rovine del molino si è svolta una commovente celebrazione per commemorare le vittime. Valerio Anchino, Marino Barale, Antonio Cavicchioli, Massimiliano Manuello e Mario Ricca sono stati ricordati con una rappresentazione teatrale scritta specificatamente per loro, “Con il sudore della fronte”. L’opera è stata rappresentata da “Masca Teatrale”, una compagnia di attori detenuti presso il carcere di Fossano.

La manifestazione è stata preceduta dall’intervento di Monsignor Derio Olivero che ha sottolineato l’importanza del ricordo delle vittime di questa tragedia e del prezioso valore della vita. Concetti ripresi dal sindaco Davide Sordella. Moltissimo il pubblico presente, a testimonianza di quanto la tragedia del Molino Cordero abbia colpito la comunità fossanese.

 

La cronaca

Lunedì 16 luglio 2007, ore 14,35 – La prima detonazione è avvenuta all’interno di un silos del Molino Cordero che provocò l’esplosione di un’autobotte vicino alla quale lavorava Mario Ricca, 45 anni, che fu travolto dai detriti e dalle fiamme. Il corpo della vittima fu trovato dai vigili del fuoco dopo lo spegnimento dell’incendio che si propagò immediatamente e nel quale rimasero gravemente ustionati le vittime già menzionate che morirono dopo molti giorni di agonia.

Le due deflagrazioni fecero crollare parte dell’azienda, coinvolgendo edifici ed auto presenti al di fuori della medesima.

I sindacati chiesero la cassa integrazione straordinaria per una parte dei 21 lavoratori rimanenti, impossibilitati a riprendere il lavoro a causa dei gravi danni subiti dagli impianti di produzione.

Le categorie degli alimentaristi della Cisl e della Cgil promossero una sottoscrizione a favore delle famiglie delle vittime, chiedendo un’ora di lavoro a tutti i lavoratori delle aziende, presenti sul territorio provinciale, appartenenti a questo settore.

Le famiglie hanno ricevuto una parte dell’indennizzo dalla procedura fallimentare ma il procedimento giudiziario deve ancora essere chiuso definitivamente.

Una parte dell’area del molino è stata aggiudicata, in seguito ad un’asta, ad una società monregalese.