La formazione professionale deve essere legata strettamente alle necessità del mondo del lavoro per facilitare l’occupazione nel Paese e sul territorio cuneese
La formazione professionale, l’istruzione ed il mondo del lavoro sono legati da un rapporto imprescindibile che necessita di una riflessione di tutti i soggetti coinvolti, dalla scuola, ai sindacati agli imprenditori.
Partendo da questi concetti si comprende il picco mediatico che ha avuto la “lettera aperta” del presidente di Confindustria Cuneo, Mauro Gola, pubblicata sulla Stampa (nelle pagine della provincia di Cuneo) nei giorni scorsi.
La posizione del presidente della Confindustria Cuneo
In essa il rappresentante della Confindustria Cuneo consiglia ai genitori dei ragazzi che si apprestano ad iniziare il ciclo delle scuole superiori di fare una scelta più pratica che emotiva. Proseguendo nel suo ragionamento, indica la formazione tecnica e professionale come la più indicata per il mondo del lavoro cuneese che cerca soprattutto operai specializzati e tecnici.
L’intervento dei mass media e della ministra dell’istruzione
Il messaggio del presidente Gola è stato ripreso da diversi quotidiani nazionali, (sia nelle pagine delle edizioni cartacee sia online) quali il Corriere della Sera, La Repubblica, L’Huffington Post, giudicando la posizione della Confindustria cuneese.
In ultimo, non sicuramente per importanza, è intervenuta la ministra dell’istruzione, Valeria Fedeli, che ha criticato duramente la lettera in oggetto definendola “Un messaggio sbagliato verso le imprese, gli studenti e le famiglie”
La posizione del segretario generale della Cisl Cuneo, Massimiliano Campana
In questo coro di osservazioni e critiche è intervenuto, nell’edizione cuneese odierna della Stampa, il segretario generale della Cisl di Cuneo, Massimiliano Campana, che ha espresso un giudizio riflessivo e concreto sulla questione della formazione degli studenti, in controtendenza con le altre posizioni.
Campana sottolinea la “distanza sempre più marcata tra le competenze a disposizione delle persone alla ricerca di un posto di lavoro stabile e le professionalità indispensabili alle imprese”
Il segretario generale Cisl inoltre esprime un giudizio realistico sulla questione che è stata sollevata “il rapporto tra scuola, formazione e lavoro è il tema chiave per il futuro del Paese ed è sempre più urgente fare in modo che i giovani, ma non solo, si affaccino sul mercato del lavoro con le competenze richieste”
Nell’articolo pubblicato sulla Stampa, il segretario Cisl prosegue evidenziando la necessità di un monitoraggio costante dei fabbisogni professionali sul territorio. Azione nella quale hanno un ruolo determinate i sindacati, le imprese e le istituzioni.
La Cisl Cuneo e l’alternanza scuola/lavoro
Sul rapporto scuola/lavoro la Cisl dimostra operativamente l’importanza che gli attribuisce: anche quest’anno gli studenti della IV A Sia dell’Istituto Bonelli di Cuneo ha partecipato all’iniziativa “Dal sapere al saper fare – Alternanza scuola/lavoro” all’interno della sede sindacale cuneese, in collaborazione con la Cisl Scuola.
Per quindici giorni i ragazzi sono stati coinvolti nelle attività del sindacato. Un esperienza apprezzata dagli studenti che hanno redatto una pagina internet nella quale hanno riportato le loro attività ed i loro giudizi.
Alfonso Territo
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Categoria: Scuola, Territorio