Infrastrutture e riduzione fiscale: i temi trattati da Solavagione e Battaglia nel Consiglio generale Filca Cisl
La relazione introduttiva del segretario generale della Filca Cisl Cuneo, Vincenzo Battaglia, al consiglio generale della categoria. Al tavolo dei relatori, il segretario generale della Cisl Cuneo, Enrico Solavagione
Un consiglio generale che ha avuto come denominatore comune l’indispensabile ripresa dell’economia che deve partire da una realizzazione di tutte le infrastrutture, dal livello locale a quello nazionale per combattere una crisi economica amplificata in modo esponenziale dalla pandemia tutt’ora in corso.
Per ricordare le vittime del coronavirus, il segretario generale della Filca Cisl Cuneo, Vincenzo Battaglia, ha richiesto ai presenti un minuto di silenzio in ricordo delle vittime del coronavirus.
Nella sua relazione di apertura Battaglia ha evidenziato uno degli argomenti più delicati della situazione italiana che coinvolge frontalmente il settore dell’edilizia: la carenza di infrastrutture.
“L’incompletezza infrastrutturale provinciale non è migliore di quella italiana – ha affermato Battaglia che porta come esempio la Cuneo/Asti che attende da anni di essere conclusa, la statale 28 di Mondovì e la circonvallazione di Demonte. Positiva anche se non ancora sufficiente la ripresa dei lavori per il colle di Tenda Bis dove il numero di lavoratori attualmente impiegati non soddisfa le richieste dei sindacati.
“Basta chiacchiere – sbotta perentorio il segretario generale della Filca di Cuneo – siamo stufi di dichiarazioni che puntualmente non vengono rispettate dai fatti. La nostra categoria ha subito e continua a subire grandi sacrifici. Ne è un drammatico esempio il 12% di disoccupazione riscontrato in questi mesi di blocco dei lavori dovuto alla pandemia – ha proseguito Battaglia – Mentre si litiga ormai su tutto, le imprese chiudono e la disoccupazione è destinata ad aumentare. Nonostante tutto abbiamo retto grazie all’impegno dei delegati a cui va il mio grazie più sincero” Durante la seduta, Battaglia ha voluto ricordare la Fornace Garelli Viglietti di Mondovì che ha chiuso i cancelli dopo quasi 200 anni di attività “La chiusura di un’azienda è sempre motivo di sconforto ma la cessazione dell’attività della Fornace mi spiace in modo particolare perché rappresenta un’impresa che ha sempre dimostrato, come anche in questo momento, una particolare attenzione per i suoi dipendenti. La crisi del settore edile è stata alla base di questa grave decisione – conclude Battaglia – ma la sferzata finale è arrivata con l’ulteriore riduzione dell’attività dovuta alla pandemia che ha stravolto il mondo intero”
L’intervento atteso dal gruppo dirigente della Filca era quello del segretario generale della Cisl cuneese, Enrico Solavagione “Mi fa piacere partecipare a questo appuntamento del vostro consiglio generale perché rappresentate una categoria sempre in prima linea, sempre dalla parte degli ultimi. Per quanto riguarda la tanto conclamata ripartenza – ha proseguito Solavagione – ci aspettiamo che il governo ponga in atto le numerose dichiarazioni fatte su edilizia pubblica e privata e sulle infrastrutture che sono alla base di una ripresa indispensabile per il nostro paese”
In merito al supporto economico dell’Europa, attendiamo interventi immediati sulla sanità pubblica che ha retto in modo esemplare lo tsunami provocato dal coronavirus. Per questo, considerando che le condizionalità dei 37 miliardi del Mes sono legate all’utilizzo nel settore sanitario, riteniamo che il sostanzioso contributo europeo debba essere accettato senza se e senza ma” Solavagione è inoltre intervenuto sui punti legati al fisco “Questo mese i lavoratori beneficeranno di soldi in più in busta paga legati alla riduzione del cuneo fiscale grazie alle pressioni che la Cisl ha fatto al governo. E’ inoltre necessario intervenire sulla riduzione della fiscalità a carico dei lavoratori e dei pensionati attraverso nuovi provvedimenti per giungere ad un fisco più equo”
Oltre ad infrastrutture e riduzione fiscale, l’altro argomento ripreso durante la seduta del consiglio generale è stato quello riguardante la trattativa sul rinnovo del CCNL del legno. Un confronto che stenta a concludersi a causa delle proposte irricevibili della controparte. Così attendono una conclusione positiva centocinquantamila del settore
Infine si è parlato dei rapporti con la Confindustria dopo l’elezione presidente, Carlo Bonomi, che sin dal suo insediamento non ha perso occasioni per rilasciare dichiarazioni tutt’altro che concilianti nei confronti delle organizzazioni sindacali. Una posizione che rischia di creare una crisi nei rapporti tra le parti ma che non intimidisce il sindacato.
Alfonso Territo
Categoria: Attualità, Territorio