Tenda Bis: il segretario generale della Filca Cuneo, Vincenzo Battaglia, attacca l’Anas e difende i lavoratori.
Tenda bis, ovvero il nuovo tunnel di collegamento con la Val Roya, continua ad essere nella bufera:
dopo la sospensione dei lavori dovuti alle gravi disfunzioni nella sua realizzazione, si è accesa una forte polemica tra l’Anas ed i segretario della Filca Cisl Cuneo Vincenzo Battaglia.
Il nuovo motivo del contenzioso è la lettera dell’Anas pubblicata sul quotidiano “La Stampa” . In essa la società dichiara che non intende accettare i dipendenti delle aziende che lavoravano nel cantiere del Tenda Bis prima del sequestro ordinato dalla Procura per le gravi condizioni di sicurezza del nuovo tunnel.
La lettera
“In risposta a quanto apprendiamo come Filca Cisl provinciale di Cuneo inerente l’articolo apparso su La Stampa del 22 giugno, rispondo con molto stupore.
Le vicende di corruzione e del malaffare che opprimono le opere pubbliche nel nostro Paese come sempre hanno un finale e un risvolto negativo per la gente che lavora.
Ponti che crollano, leggiamo di appalti aggiudicati in cambio di escort, infrastrutture mai finite, questo è il Paese a cui dobbiamo abituarci?
No, io credo di no!
Lo Stato e il ministero dei lavori pubblici dovranno interrogarsi se è il nuovo codice degli appalti che fa venire meno il proliferare della corruzione oppure cancellare alcune norme come il General Contractor norma dove non si controlla nulla dove non si può richiamare nessuno alla responsabilità solidale né tantomeno ad applicare le clausole sociali, mentre mafia, ‘ndrangheta, camorra e malaffare proliferano trovando terreni fertili complici le norme blande in uso oggi.
Ormai è un film visto e rivisto come quello di venerdì scorso 16 giugno diciassette lavoratori di un’impresa subappaltatrice, la Olidrag srl, coinvolta in una procedura di mobilità inerente al cantiere posto sotto sequestro della Galleria di Tenda, dopo l’incontro del 31 maggio presso l’Ance di Roma con Grandi Lavori Fincosit, impresa appaltatrice dei lavori dopo aver dato seguito all’art.111 del vigente CCNL imprese edili ed affini inerente all’andamento economico, finanziario e societario, alla situazione previsionale produttiva ed occupazionale ecc. un po’ fiduciosi lo eravamo nell’attesa di un eventuale ammortizzatore sociale per la copertura dei lavoratori, come un fulmine a ciel sereno il 20 giugno un’altra procedura di mobilità,proprio riferita ai 38 dipendenti della Grandi Lavori Fincosit, un’altra doccia fredda!
L’unica sfortuna se dobbiamo ritenerla tale era quella di lavorare onestamente e a presto si vedranno tolto anche il lavoro, senza poter utilizzare gli ammortizzatori sociali come del resto Olidrag srl.
Provocatoriamente rispondo all’imposizione dettata da Anas per l’eventuale ripresa dei lavori, che tale riorganizzazione la si dovrà fare senza nessun lavoratore ad oggi utilizzato nell’ambito di quel cantiere.
Ebbene, comprensibilmente anche io vorrei che tutti i vertici di Anas, visto che hanno qualche indagato per il Paese, adoperi lo stesso parametro richiamato nella lettera del 1° giugno 2017 inviata alla Grandi Lavori Fincosit riferito ai lavoratori che lavoravano in quel cantiere con nuove persone solo per respirare un’aria pulita e sana per il bene del Paese”.
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