Gioco di squadra contro la violenza
Violenza alle donne. Convegno della Cisl Cuneo per contrastarla.
“Gioco di squadra contro la violenza” è lo slogan del convegno della Cisl Cuneo organizzato nell’ambito delle iniziativa legate al I maggio. E’ stata inoltre ricordata la sindacalista Carla Passalacqua.
“La violenza alle donne nei luoghi di lavoro è l’argomento che abbiamo scelto quest’anno in occasione delle nostre iniziative legate alla Festa dei lavoratori. Un fenomeno allarmante che continua a perpetrarsi nei luoghi di lavoro. Abbiamo invitato ospiti importanti che esamineranno con noi l’argomento al quale intendiamo far seguire delle iniziative concrete” ha affermato il segretario generale, Massimiliano Campana all’inizio del convegno in oggetto.
La Tavola rotonda
Alla tavola rotonda che è seguita erano presenti, per la confederazione sindacale, Tiziana Mascarello, componente della segreteria provinciale della Cisl di Cuneo ed organizzatrice dell’iniziativa, Alessio Ferraris, segretario generale della Cisl Piemonte e la responsabile nazionale coordinamento donne Cisl, Liliana Ocmin..
Coerentemente con lo slogan del convegno e del progetto che la Cisl sta organizzando,“gioco di squadra contro la violenza” alla tavola rotonda hanno partecipato esperti del settore quali l’avvocato Mara Demichelis, la psicologa Miranda Bessone, la direttrice di Confindustria Giuliana Cirio, l’ispettore della Polizia di Stato Mariella Faraco. Gli interventi sono stati coordinati dalla condirettrice della Gazzetta d’Alba, Maria Grazia Olivero.
..“E’ necessario contestualizzare la violenza nei luoghi di lavoro – ha affermato Tiziana Mascarello – la violenza è soprattutto di carattere psicologico ma non bisogna dimenticare quella fisica e quella di carattere sessuale anche se quest’ultima raramente viene denunciata”. Nel suo intervento Mascarello ha evidenziato alcuni dati significativi tratti da statistiche su questo argomento: i maltrattamenti verbali verso le donne 5,8%, le umiliazioni 2,3%, violenza fisica 0,2%, prepotenze e molestie 0,9%. Nel 2010 il 49,8% delle donne italiane erano vittime di violenza quotidiana e solo il 3,4% ricorreva al processo vincendo nel 72% dei casi. I dati attuali sono lievemente migliorati anche se le ricerche attuali sono concentrate sugli omicidi, più cconosciuti come femminicidi.
I ruoli più a rischio
I ruoli più a rischio di violenza sono quelli di chi lavora con il pubblico, con piccoli gruppi, con persone sotto stress, a contatto con i soldi. I fenomeni che possono far prevedere l’insorgere di fenomeni violenti sono legati ad una cultura organizzativa inadeguata, ad un clima aziendale competitivo e stressante, ad un carico di lavoro eccessivo, alla presenza di più gerarchie aziendali.
“Pur considerando la gravità di questo fenomeno, è dimostrato che dove è presente il sindacato le azioni di violenza nei confronti delle donne sono molto ridotte rispetto alle aziende dove non è presente – ha affermato il segretario generale della Cisl Piemonte, Alessio Ferraris – la violenza fisica e psicologica influisce sul rendimento lavorativo delle vittime ed è costoso per le aziende dove avviene”
L’intervento della responsabile nazionale coordinamento donne, Liliana Ocmin, ha interessato i vari aspetti della situazione della donna nel mondo del lavoro e della società moderna soffermandosi sull’accordo del 21 gennaio 2016 (Piano d’azione straordinario contro la violenza sessuale e di genere) e sul metodo Scotland (dal nome della ministra britannica, Patricia Scotland) che ha ridotto drasticamente i femminicidi in Inghilterra.
Anche Giuliana Cirio, direttrice di Confindustria Cuneo, ha duramente denunciato il fenomeno “La violenza è inaccettabile ovunque, sui luoghi di lavoro ancor di più, sebbene il nostro rimanga un territorio virtuoso”
Il video
Prima della tavola rotonda è stato proiettato un video estratto da un film sul mobbing che ha influenzato gli interventi dei partecipanti.
Sulla violenza alle donne e sul mobbing in particolare, sono intervenute l’avvocato Mara Demichelis, la psicologa Miranda Besson.
Seppur sotto diversi aspetti, le due professioniste hanno sottolineato l’intreccio tra l’ambito lavorativo e quello familiare: il mobbing nell’ambiente lavorativo condiziona la vita familiare. Tra le conseguenze del mobbing ci sono la depressione, l’ansia, il senso d’impotenza, l’irritabilità.
“Le vittime possono rivolgersi alle forze dell’ordine che sapranno indicare la strada da seguire – ha affermato l’ispettore della polizia di stato Mariella Faraco – posto che non esiste il reato di mobbing, esistono delle condotte che costituiscono delle fattispecie di reati che vanno perseguite.
Il progetto “gioco di squadra contro la violenza”
Al termine del convegno, Tiziana Mascarello illustrato il progetto “Gioco di squadra contro la violenza” tra tutti gli attori che presidiano i luoghi di lavoro attraverso la firma di accordi di Welfare la realizzazione di veri e propri codici etici di comportamento.
I contenuti cardine di questi accordi dovrebbero essere orientati verso i seguenti principi:
1 – tolleranza zero per atteggiamenti/episodi di violenza scrivendolo in un documento ufficiale e reso noto;
2 – condivisione degli obbiettivi tra management e dipendenti;
3 – chiarezza tra ruoli assegnati e gerarchie, senza ambiguità;
4 – gestione condivisa del conflitto con il management;
5 – capacità di ascolto dei dipendenti;
6 – coinvolgimento del sindacato attraverso i comitati con specifiche competenze e le rsu;
7 – formazione etica per i dipendenti nell’ambito dell’ambiente salute e sicurezza per i dipendenti.
Sul piano della prevenzione la CISL Cuneese s’impegnerà sinergicamente con Confindustria CGIL e UIL a dare attuazione all’accordo del 25 gennaio 2016 sulle MOLESTIE E LA VIOLENZA NEI LUOGHI DI LAVORO, promuovendo azioni che contrastino la violenza nei luoghi di lavoro e che favoriscano la determinazione di un miglior clima di benessere e rispetto delle persone.
A livello locale la CISL di cuneo lancia oggi un progetto intitolato “kit di emergenza” questo strumento sarà messo a disposizione delle federazioni di categoria e dei nostri uffici vertenze, che spesso vengono a contatto con queste problematiche. il kit sarà organizzato per fornire una tutela contrattuale, legale e medica ai nostri utenti attraverso specialisti in materia contrattuale e vertenziale, legale e psicologica.
Bolle di sapone
All’inizio del convegno è stato proiettato il filmato “Bolle di sapone” in ricordo di Carla Passalacqua, dirigente sindacale morta il 26 luglio 2015 all’età di 83 anni.
Nel filmato molti dirigenti sindacali, a partire dalla segretaria generale Cisl Nazionale, Anna Maria Furlan, ne descrivono l’impegno e l’attivismo, la serietà e la coerenza.
Al termine è stato distribuito il libro “le vite di Carla P – la Scuola, il sindacato, le donne”
Alla giornata hanno partecipato il sindaco del comune di Alba, Maurizio Marello e la vice sindaco Elena Di Liddo, la Consigliera di Parità Rosanna Martini.
Alfonso Territo
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Alessio Ferraris - Mariella Faraco - Giuliana Cirio -
Alessio Ferraris - Mariella Faraco -
Liliana Ocmin - Tiziana Mascarello -
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pubblico -
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Le vite di Carla P.