Corteo del 1° maggio a Cuneo per la pace e la sicurezza sul lavoro

martedì 3 Maggio 2022 / Attualità
La Segreteria UST CISL Cuneo - 1 maggio 2022

Circa 1 migliaio di persone hanno partecipato al corteo organizzato dalle sigle Sindacali domenica 1° maggio per dire basta alla guerra e alle morti sul lavoro. Grande la partecipazione cislina.

In cammino davanti allo striscione che apriva il corteo i Segretari generali di CGIL, CISL e UIL Cuneo – Davide Masera, Enrico Solavagione e Armando Dagna, oltre che a Segretari di categoria, delegati e tanti lavorati con la loro famiglia, tutti uniti per uno slogan che ha unito le tre sigle sindacali: «Al lavoro per la pace»

Il corteo partito alle 9,30 da piazza Galimberti e giunto al monumento della Resistenza dove si sono tenuti i comizi finali.

Un intervento, quello del nostro Segretario Generale CISL Cuneo – Enrico Solavagione, forte e appassionato che ha ampiamente chiarito la posizione del Sindacato nei confronti della situazione tragica della guerra e delle morti sul lavoro.

Un richiamo forte, quello del Segretario CISL, che ha voluto “toccare” profondamente i presenti spronandoli a non dimenticare un tema di grande attualità. Un tema che riguarda sempre più famiglie, quello delle morti sul lavoro.

Dobbiamo – ha dichiarato Solavagione – ribadire con forza il no alla guerra, un no deciso e senza retorica, avendo ben chiaro però che esiste un responsabile ed è la Russia. Bisogna dirlo senza titubanze e senza ambiguità.

Il nostro Paese è nel pieno occhio del ciclone, scontando i danni prodotti dai “professionisti del no” che per anni si sono opposti alle infrastrutture, ad ogni progresso, ad ogni cantiere.

Un passaggio del comizio, Solavagione lo ha dedicato alle fonti rinnovabili, alle nuove tecnologie, al consolidare i rapporti commerciali con altri Paesi.

L’impennata dei prezzi dei gas, dei carburanti e dei generi primari stà pesando sulle tasche dei cittadini e delle imprese. Tutto questo sta causando una nuova marginalità, ulteriori chiusure aziendali oltre che alla desertificazione sociale.

Non è mancato il consenso della piazza, l’intervento è stato sottolineato da numerose interruzioni di applausi dei presenti, soprattutto nelle parole pronunciate dal Segretario cuneese sulla piaga sociale drammatica delle morti sul lavoro.

Infatti solo nella provincia di Cuneo oltre 30 morti nel 2021 avvenute nelle fabbriche, nei campi, nei cantieri edili.

Dobbiamo esaudire – ha proseguito Solavagione – le richieste delle famiglie colpite da questi lutti. Queste morti non devono più essere definite tragiche fatalità perché sono morti che si possono e si devono evitare con la prevenzione, la formazione, con assunzioni nelle agenzie ispettive.

Una sfida e una responsabilità che troviamo davanti a noi. La CISL di Cuneo – ha concluso il Segretario cuneese, è pronta ad accoglierla per il bene dei lavoratori e delle loro famiglie perché insieme vogliamo cambiare questo Paese.

 

 

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