Cento tende per i migranti della frutta per contribuire alla soluzione dell’emergenza sociale

venerdì 17 Luglio 2020 / Attualità
Il segretario generale della Cisl Cuneo, Enrico Solavagione, interviene durante la cerimonia di consegna delle tende destinate ai migranti della frutta
Il segretario generale della Cisl Cuneo, Enrico Solavagione, interviene durante la cerimonia di consegna delle tende destinate ai migranti della frutta

Presso il Castello di Lagnasco la Cisl di Cuneo con la Fai Cisl Cuneese ha consegnato alle protezioni civili di otto comuni delle provincia firmatari del protocollo d’intesa relativo alle modalità di gestione degli stagionali della frutta cento tende da destinare ad accogliere i migranti impegnati nella raccolta della frutta in questi mesi.

Alla cerimonia di consegna erano presenti i segretari generali della Cisl di Cuneo e della Fai Cisl cuneese, Enrico Solavagione e Franco Feria oltre al segretario Fai Cisl nazionale, Mohamed Saady, e rappresentanti della protezione civile di Lagnasco; Saluzzo, Costigliole, Verzuolo, Tarantasca, Busca, Savigliano e Cuneo.

2Si tratta di un piccolo gesto che, ci auguriamo, possa smuovere qualche coscienza – ha affermato il segretario generale della Fai Cisl Cuneo – devo ringraziare l’attività svolta proficuamente dal nostro ente bilaterale che sull’accoglienza in sicurezza dei migranti della frutta ha investito un bel po’ di risorse. Come Fai Cisl abbiamo ritenuto fondamentale fare questo acquisto per contribuire con un’azione concreta ad alleggerire una situazione che anche quest’anno, per di più con la pandemia, rischia di essere ancora più esplosiva”

Nel suo intervento, il segretario generale della Cisl di Cuneo, Enrico Solavagione, ha richiamato l’attenzione sulla necessità di una risposta chiara della politica nazionale “Non è più tempo di slogan né da una parte né dall’altra. Lasciamo stare le posizioni ideologiche e guardiamo la realtà per quella che è. Questi ragazzi africani hanno i diritto di ricevere un’accoglienza degna ed essere integrati nelle nostre comunità. Le nostre cento tende sono un piccolo passo ma la soluzione deve arrivare dalla politica nazionale. Serve capire, e come Cisl lo chiediamo da tempo, di quanta forza lavoro ci sia reale necessità per la lunga stagione della frutticoltura – ha concluso Solavagione – e su questi numeri impostare l’accoglienza. Dietro questi flussi incontrollati di migranti, lo sappiamo bene, ci sono tante anime non esattamente candide.

In rappresentanza degli otto comuni, coinvolto è intervenuto il sindaco di Saluzzo, Mauro Calderoni “Plaudo all’iniziativa della Cisl; un gesto importante che va oltre le competenze proprie di un sindacato. Il punto però resta molto chiaro. La politica nazionale ci deve dare risposte radicali. Tutto quello che facciamo sul territorio come enti locali, sindacati, associazioni di volontariato e parti datoriali è metterci una toppa ma la falla è sempre meno gestibile! L’azione della Cisl mostra come sul territorio in modo costruttivo si stia cercando di dare risposte ma serve una battaglia culturale e politica per risolvere il problema. La Bossi – Fini va cambiata! La normativa generale non è più adeguata. L’idea che i flussi di migranti si autoregolamentino ha mostrato i suoi limiti. Ci vuole la politica nazionale per trovare soluzioni efficaci. Il tempo degli slogan è finito”

Per il segretario nazionale della Fai Cisl, Mohamed Saady “serve una regolamentazione e programmazione dei flussi e questo non si fa da molto tempo. Questo paese ha necessità dei cittadini migranti. La classe politica deve avere una visione lungimirante e responsabile sotto l’aspetto economico, sociale, culturale e demografico. Mettendo assieme questi tasselli insieme, alla politica nazionale rimane il compito di tracciare un progetto serio”

Per ora ci sono cento tende utili  per gestire le emergenze e per una quotidianità sempre più complicata. La campagna della frutta sta entrando nel vivo e per l’ennesima volta ci si appella a soluzioni emergenziali ed alla buona volontà del territorio. Per la politica nazionale siamo ben oltre l’ultima chiamata.

 

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