349 lavoratori della Diageo licenziati. Solavagione: bisogna lavorare insieme con il fine di mantenere l’azienda su questo territorio

mercoledì 27 Novembre 2024 / Focus

Presso lo stabilimento Diageo di Santa Vittoria d’Alba, questa mattina si è tenuta l’assemblea e il presidio organizzato da Fai Cisl, Flai Cgil, Uila Uil e Ugl, in risposta all’annuncio dell’azienda, comunicato ieri, della sua intenzione di chiudere l’impianto che attualmente dà lavoro a 349 dipendenti (215 operai, 113 impiegati, 16 quadri e 5 dirigenti). La categoria Fai Cisl, insieme alle altre sigle sindacali, alle Rsu dello stabilimento e alle istituzioni locali, sono scesi subito in campo per trovare le soluzioni per contrastare la chiusura.

Il Segretario generale UST Cisl Cuneo, Enrico Solavagione, è stato presente alla mobilitazione incontrando i lavoratori e portando loro un messaggio forte che la Cisl sarà al loro fianco e metterà in campo tutte le iniziative possibili. Nel suo intervento ha dichiarato: “l’ennesima conseguenza nefasta di una globalizzazione mal governata di un periodo storico nel quale le multinazionali pensano di fare il bello e il cattivo tempo, questa ne è una dimostrazione. La risposta di questa mattina è molto importante. Un’unità di intenti con lavoratori sindacati e Istituzioni. Noi dobbiamo avere l’obiettivo importante: quello di mantenere questa realtà imprenditoriale e produttiva qui a Santa Vittoria d’Alba. Apprezzo gli interventi delle Istituzioni, del Presidente Cirio, dei sindaci. L’obiettivo deve essere la convocazione immediata dell’azienda, è un segnale importante, bisogna lavorare con il fine di mantenere l’azienda su questo territorio. Noi siamo vicini alla categoria della Fai, ringrazio Antonio Bastardi per il grande lavoro che sta portando avanti mantenendo questa unità di intendi per procedere tutti quanti insieme”.

Lo stabilimento, che era di proprietà della Cinzano fino agli anni ’90 ha in questi anni avuto molti riconoscimenti di efficienza, tra cui, è stato premiato come “miglior stabilimento dell’anno” (su 132 siti produttivi a livello mondiale) e premiato ben tre volte, a impianto non è più considerato strategico e inefficiente.

«il 9 novembre, nell’informativa annuale l’azienda ci aveva prospettato diversi scenari, dalla continuità alla parziale ristrutturazione fino alla vendita», spiega Antonio Bastardi, segretario provinciale della Fai Cisl di Cuneo.

Presenti questa mattina, davanti ai cancelli dell’Azienda, oltre a delegati e Segretari della categoria alimentaristi, il Segretario generale FAI Cisl Piemonte Emilio Capacchione, il Presidente della Regione Alberto Cirio, molti Sindaci dei paesi e città limitrofe.

 

Per uff. stampa UST Cisl Cuneo – Cristian Peirone

 

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