Due vittime sul lavoro alla Fratelli Martini di Cossano Belbo, Solavagione: “Gli infortuni sul lavoro sono una piaga che deve essere fermata”
Oggi altre due vittime si aggiungono al dramma delle morti sul lavoro: si tratta di Gianni Messa (58 anni) e Gerardo Lovisi (45 anni), dipendenti dell’azienda “Fratelli Martini” di Cossano Belbo.
I due lavoratori, per cause ancora in via di accertamento, sono morti soffocati durante un’operazione in una grande cisterna presente in azienda per la fermentazione del vino. Il primo ad accasciarsi e stato Lovisi seguito da Messa che ha cercato di soccorrerlo.
Nel luogo del drammatico incidente sono intervenuti i vigili del fuoco che hanno recuperato le salme ed i tecnici dello Spresal dell’Asl CN2 che approfondiranno le cause alla base della tragedia.
“Anche quest’anno l’elenco delle morti bianche si allunga, un eccidio questo che ci riporta sempre e comunque a fare i conti con il tema della (in)sicurezza sul lavoro – affermano le segreterie della Fai Cisl Cuneo, della Flai Cgil e della Uila Uil in un comunicato unitario riportato integralmente al termine dell’articolo – Oggi tutti i livelli istituzionali sono chiamati a rispondere di quanto sta accadendo, è inaccettabile che una persona esca di casa per andare a lavorare senza avere la certezza di tornare dalla propria famiglia. In tutti i luoghi di lavoro devono essere applicate e rispettate le misure normative e contrattuali previste, altrimenti non si può più parlare di “incidenti sul lavoro”, ma di una strage consapevole che ha dei responsabili.
Su questo ennesimo infortunio che ha causato la morte dei due dipendenti della “Fratelli Martini” è intervenuto anche con la sua dichiarazione il segretario generale di della Cisl di Cuneo, Enrico Solavagione “C’è profonda tristezza per queste morti sul lavoro. Siamo vicini alle famiglie di questi lavoratori alle quali va la solidarietà ed il cordoglio di tutta la Cisl. – conclude Solavagione – Per quanto ci riguarda proseguiremo il nostro impegno per garantire una maggior sicurezza sul lavoro. A questo proposito è necessario potenziare i tecnici della sorveglianza nei luoghi di lavoro che non sono assolutamente sufficienti per il compito a cui sono deputati”
Alfonso Territo
Categoria: Attualità, Territorio