I pensionati della Cisl cuneese al consiglio generale: si deve ripartire dalla sanità pubblica e dalla riforma fiscale
Consiglio generale Fnp Cisl Cuneo: il segretario generale della Cisl cuneese, Enrico Solavagione, con i dirigenti della categoria dei pensionati
I pensionati della Cisl cuneese hanno celebrato il loro primo consiglio generale post Covid al Real Park di Entracque, alla presenza del segretario generale della Cisl di Cuneo, Enrico Solavagione.
E’ un luogo che ogni anno ospita la grande festa d’estate della Fnp Cisl di cuneese alla quale partecipano non meno di 450 iscritti alla categoria provenienti da tutta la provincia.
Oltre cinquanta dirigenti della categoria si sono ritrovati per discutere di temi organizzativi e per affrontare le grandi questioni legate al fisco, alla sanità ed alle pensioni.
In apertura è stato proiettato il docufilm curato dall’Anolf di Cuneo, “Siamo tutti qui da vent’anni”. Cinquanta minuti di proiezione per raccontare quanto importante sia il lavoro degli stranieri sul territorio del cuneese.
Nella sua relazione il segretario generale dei pensionati della Cisl cuneese, Matteo Galleano, ha affrontato tutti i temi imposti dall’attualità. Dal tema dell’immigrazione che ogni anno tocca il saluzzese. “Era così già quarant’anni fa, stessi disagi o quasi, solo che al posto degli africani c’erano i meridionali” ha affermato Galleano che poi ha aggiunto che il lavoro deve essere dignitoso quindi non in nero e non precario. Sugli effetti del Covid ha evidenziato la differenza tra tante aziende private che con volontà si sono adeguate e sono ripartite e molti servizi pubblici che ancora oggi offrono servizi ridotti, o peggio, sono ancora chiusi.
Sull’Europa la speranza del segretario generale dei pensionati della Cisl di Cuneo è che qualcosa si stia muovendo in un’ottica di maggiore solidarietà tra i popoli. Infine ha sottolineato due capisaldi per i quali spendersi oggi e domani: una sanità che sia pubblica e nella quale investire risorse oltre al grande tema della riforma fiscale per ridare equità ad un sistema che tra bonus e mance non è più sostenibile. “Serve una riforma che tenga conto della realtà – conclude Matteo Galleano – e del fatto che l’Irpef oggi è pagata dall’80% dei lavoratori dipendenti e dei pensionati”
A chiudere l’intensa mattinata di dibattito, le conclusioni affidate al segretario generale della Cisl di Cuneo, Enrico Solavagione che riparte dal docufilm sull’immigrazione nel cuneese plaudendo ai contenuti dello stesso “Bello ed emozionante. Racconta storie che devono aiutarci a riflettere su quanto sia prezioso il contributo di tanti immigrati per la nostra economia locale e per le nostre eccellenze. Il tema immigrazione è sempre affrontato con pregiudizio e attraverso schemi vecchi: da una parte chi vorrebbe fare entrare tutti e dall’altra chi non vorrebbe fare entrare nessuno. Posizioni ideologiche che non portano ad alcun risultato. Serve equilibrio mettendo il tema dell’integrazione, dunque lavoro, istruzione e dignità, per chi arriva prima del tema della redistribuzione. Dall’altra dobbiamo dirci con franchezza che per la raccolta della frutta servono 1500 persone invece ne arrivano 3.500 poi si creano problemi di degna accoglienza. Sono risposte che ci aspettiamo dalla politica. Noi come sindacato non ci siamo mai tirati indietro e continueremo a denunciare il fatto che dietro tante belle parole ci sia anche un business spietato fatto sulla pelle di tanta povera gente”
Poi Solavagione ha affrontato anche il grande tema degli anziani “Siete risorsa essenziale di esperienza, di sapere, di conoscenza. Qui ci vuole una rivoluzione culturale che si opponga alla visione che gratifica il giovane e produttivo, dipingendo l’anziano come oneroso ed improduttivo. Lo scontro tra generazioni che tante volte abbiamo visto in questi anni non è la soluzione ma l’ennesima deriva di un processo culturale da invertire. Ed il dramma che si è vissuto in tante case di riposo durante il Covid è anche frutto di questa mentalità fuorviante. Si è quasi ritenuto ineluttabile che tanti anziani perdessero la vita.
Infine il segretario generale della Cisl cuneese e intervenuto sui temi fiscali ed economici “Una globalizzazione non governata che ha concentrato nelle mani di pochi, ingenti ricchezze. E’ un mondo gestito da una finanza speculativa fuori controllo. La crisi del 2008 ci ha insegnato nulla. Serve un cambiamento culturale. Non si può pensare di mettere sempre il profitto prima di tutto il resto. Ci sono stati segnali incoraggianti dall’Unione Europea ma non basta. Da europeisti quali siamo, vogliamo un Europa diversa come indicato nel nostro manifesto. Vogliamo un continente solidale e dei popoli che sappia parlare con una voce sola e che non consenta la sleale pratica del dumping fiscale.
Sulla stretta attualità italiana Solavagione utilizza una sintesi efficace “il taglio dell’Iva non serve. Chiediamo da qualche anno ormai la riforma fiscale. E’ l’unica strada per ridare equità e credibilità a questo paese. Va garantita la progressività dell’imposta. Poi dobbiamo dirci senza esitazione che chi evade è un criminale che danneggia la collettività e che deve essere punito severamente dalla legge. La politica dei condoni non serve e non è mai servita. Servono rigore, coraggio e visione per ridare futuro ai lavoratori ed ai pensionati.
Categoria: Attualità, Territorio