8 marzo, “Giornata internazionale della donna”. Il suo ruolo ed i suoi diritti inalienabili nella società
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iene chiamata “Festa della donna”, un termine che sottolinea più un appuntamento commerciale ma che sminuisce la vera portata di questo appuntamento annuale che si svolge da inizio ‘900, volto a ricordare il drammatico evento dal quale è nato (l’incendio di una fabbrica di New York in cui morirono 146 persone di cui 123 donne).Altrettanto considerevole è il suo valore simbolico con il quale si intende evidenziare l’importanza della donna che, a distanza di oltre cento anni dalla sciagura menzionata, non ha ancora acquisito tutti i diritti che le competono.
“In questa giornata è importante evidenziare che la contrattazione di genere è lo strumento migliore per rafforzare e rendere più incisiva la lotta per i diritti delle donne – afferma il segretario generale Cisl Cuneo, Enrico Solavagione – allo stesso tempo è necessario condannare, senza se e senza ma, quella barbarie che rappresenta una certa sottocultura in base alla quale la donna deve avere meno diritti dell’uomo. Nessuna tolleranza per chi le sfrutta – conclude Solavagione – il fenomeno infame della tratta delle donne deve essere sradicato colpendo duramente chi controlla il traffico di tante povere ragazze costrette a prostituirsi dai loro aguzzini”
Per quanto riguarda i diritti delle donne interviene Tiziana Mascarello, componente della segreteria Cisl Cuneo “Alla Cisl di cuneese è presente, come in ogni territorio dove si trova la nostra federazione, il coordinamento donne che promuove politiche di pari opportunità attraverso la contrattazione sociale e territoriale nell’ambito del lavoro, la tutela della maternità, i congedi parentali, gli orari di cura, conciliazione lavoro e famiglia. Il coordinamento punta da sempre a prevenire e contrastare ogni forma di discriminazione da quelle fisiche a quelle etniche – prosegue Mascarello – in particolare combatte la violenza di genere nella società e nel lavoro. Per far tutto ciò abbiamo bisogno di una partecipazione femminile sempre maggiore alla vita sindacale, sociale e politica”.