Ennesima tragedia sul lavoro, ad Asti muore operaio edile per caduta da impalcatura
Ancora una tragedia sul lavoro, un altro lavoratore edile che al mattino è andato a lavorare e la sera non è più tornato a casa.
La Cisl e la Filca di Alessandria-Asti esprimono profondo cordoglio alla famiglia dell’operaio che ha perso la vita il 14 dicembre ad Asti, a causa di una caduta da impalcatura in cantiere.
In Piemonte purtroppo contiamo sempre almeno 10/11 morti l’anno nei cantieri edili (il penultimo a Novara in pieno centro una settimana fa, anche lui straniero e caduto da una impalcatura di una ristrutturazione) e diverse centinaia di infortuni con disabilità permanente.
Il settore dell’edilizia in Piemonte dopo 11 anni di crisi e 60 mila posti di lavoro persi si sta involvendo con utilizzo abnorme di contratti impropri per risparmiare e di Partite IVA obbligate, compreso manovali con partita IVA.
I sindacati edili Filca CISL, Fillea CGIL e Feneal UIL chiedono maggiori controlli del rispetto delle misure di sicurezza nei cantieri, azione di contrasto rispetto alle irregolarità, sui contratti di lavoro e sulla formazione specifica sui rischi dei cantieri perché il ribasso dei costi, la fretta, la miriade di piccole imprese che aprono e chiudono non aiutano la sicurezza sul lavoro.
“Ancora una tragedia che si poteva evitare se tutte le norme sulla sicurezza fossero applicate e rispettate da tutti“, “Non possiamo accettare che nel XXI secolo, in Italia, si muoia ancora per lavorare”, hanno commentato a caldo Annamaria Furlan, leader Cisl, e Marco Ciani, Segretario generale Cisl Alessandria-Asti.
Ribadisce Piero Tarizzo, responsabile Filca Cisl terr.le: “Attendiamo le indagini della Magistratura e dello Spresal e Carabinieri ma chiediamo da subito anche nel Territorio di Asti una maggiore collaborazione tra il sistema della Cassa Edile che rappresenta le imprese regolari con Durc, il Rappresentante Territoriale per la Sicurezza, la formazione mirata sui rischi specifici dei cantieri, e il Coordinamento Ispettivo Pubblico tra Prefettura, Inps, Inail, Spresal e Ispettorato del lavoro con uno scambio di dati di tutti i cantieri sul territorio per comune, per tipologia di lavoro e di rischi e con tutte le imprese che vi lavorano per vedere la loro regolarità”.
Categoria: Attualità, Salute e Sicurezza