Lavoro dipendente: taglio del cuneo fiscale primo passo importante. Scarica il nostro volantino! Ora lavorare sulla riforma delle pensioni

lunedì 27 Gennaio 2020 / Attualità
volantino tasse taglio
Scarica il nostro volantino sul taglio delle tasse in busta paga

Il confronto con il Governo sul taglio del cuneo fiscale, ovvero la differenza tra retribuzione lorda e netta in busta paga, “non è una risposta che potrà soddisfare tutti ma è un primo passo importante e lo sottolineo perché abbiano portato milioni di lavoratori in piazza per arrivare a questo risultato, in oltre 1 anno di mobilitazione. Ancora una volta però restano fuori gli incapienti ed i pensionati, su cui abbiamo chiesto e ottenuto rassicurazioni”.

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Commenta così la Segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan quanto emerso dal tavolo svoltosi il 17 gennaio a Palazzo Chigi tra Cgil, Cisl e Uil ed il Governo sulla attuazione della riduzione del cuneo fiscale previsto in manovra. Sul nodo degli incapienti “oltre 4 milioni, molti dei quali anziani ma anche giovani costretti ad un part time involontario, abbiamo voluto e ottenuto rassicurazioni dal Governo che attraverso la riforma fiscale o con una azione sociale, ricevano una risposta” – ha spiegato la leader della Cisl  osservando che “oggi si realizza il primo punto della  piattaforma unitaria di Cgil, Cisl, Uil: l’intervento sul cuneo per noi è solo il primo passo di una riforma complessiva fiscale che deve salvaguardare le progressività del sistema e ridurre in maniera seria le tasse a chi oggi contribuisce all’erario per l’80 % delle entrate, cioè lavoratori e tantissimi pensionati che attendono da tempo una risposta alle loro sacrosante richieste“.

Per i pensionati il Governo deve sbloccare subito la rivalutazione delle pensioni; per gli incapienti rimasti fuori da questo primo intervento sul cuneo, abbiamo preteso al tavolo dal Governo l’impegno che nella riforma fiscale questa sarà una delle priorità da affrontare insieme.
Al centro dell’incontro avvenuto in questi giorni l’ipotesi di varare un mix di interventi  che porterebbero ad un taglio del cuneo che coinvolgerebbe una platea più ampia rispetto a quella che già beneficia del bonus Irpef voluto dal governo Renzi. Per questi ultimi, circa 10 milioni di lavoratori, ci sarebbe  un aumento di 20 euro al mese in busta paga, passando da 80 a 100 euro. Sempre 100 euro sarebbe il vantaggio che interesserebbe una platea piu’ ampia del bonus, cioè chi guadagna tra 26.000 e 28.000 euro, mentre al di sopra di questa soglia si inizierebbe a scendere fino ad arrivare a 80 euro al mese per chi percepisce fino a 35.000 euro. Oltre i 35.000 euro scatterebbe un decalage che porterebbe all’azzeramento dello sconto fiscale oltre i 40.000 euro.

In altre parole quando parliamo di cuneo fiscale facciamo riferimento alla differenza tra quanto costa un dipendente a un’azienda e quanto entra, alla fine, in tasca al dipendente stesso.
Secondo i dati OCSE questa differenza, cioè il cuneo fiscale medio per una persona singola e senza figli, arriva al 47,9% per l’Italia, ed è il terzo punteggio più alto. Prima di noi ci sono solo Belgio (52,67%) e Germania (49,5%). Ciò che rende la nostra situazione più preoccupante è il fatto che il cuneo fiscale di Francia, Belgio e Germania, negli ultimi anni, è diminuito.
Oggi ci sono  poi altre priorità da affrontare, come crescita, pensioni, investimenti, infrastrutture, pubblica amministrazione, assunzioni…No a proposte a scatola chiusa!….leggi tutto

Pensioni, serve una riforma nel segno dell’equità con un grande patto tra le generazioni

“Il Paese si salva con un Patto tra generazioni: meccanismi più equi di pensionamento uniti a una seria politica di crescita e allo sblocco degli investimenti produttivi, sono essenziali per avviare il turnover nei luoghi di lavoro, incrementare consumi e produttività di sistema, assicurare a milioni di giovani un futuro e a tanti anziani una pensione dignitosa e attiva” 
Così Luigi Sbarra, Segretario aggiunto Cisl, al tavolo sulle pensioni del 27 gennaio (intervento video qui sotto) con la ministra Nunzia Catalfo Catalfo. “Il tema di una maggiore e più sostenibile flessibilità in uscita dal mercato del lavoro – ha sottolineato – deve essere considerato prioritario. I limiti del ‘sistema Fornero’ sono evidenti, a cominciare dal più importante: i lavori non sono tutti uguali. Oggi noi abbiamo un problema di sostenibilità sociale che riguarda milioni di lavoratori che svolgono lavori faticosi, pesanti e usuranti , a cui si applicano le stesse regole di tutti gli altri. Questa distorsione va rimossa“…leggi tutto

Le proposte di Cgil-Cisl-UIL: vai al focus

Infoutili:

-> Scarica lo speciale realizzato dalla FNP- Federazione Pensionati Cisl che contiene le principali novità per le famiglie/pensionati contenute nella Legge di Bilancio 2020 n. 160 del 27 dicembre 2019, in vigore dal 1° gennaio 2020 (lavoro, previdenza, fisco, bonus..)

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