Casale Monferrato punta sulla ricerca: al via l’alleanza per combattere e vincere il mesotelioma
Migliaia di persona perdono la vita ogni anno a causa del mesotelioma e alla fibra-killer dell'amianto
Un‘alleanza tra Regione Piemonte, gli ospedali di Alessandria e Casale, l‘Ufim (Unità Funzionale Interaziendale Mesotelioma) con gli istituti di ricerca di ricerca Mario Negri di Milano e Romagnolo di Meldola, le università del Piemonte Orientale/Torino, le organizzazioni sindacali e l’intera cittadinanza: obiettivo combattere e vincere il mesotelioma, gravissima malattia che colpisce i polmoni di coloro che sono stati esposti all’amianto.
Questo è il Progetto Mesotelioma ed il tema centrale del convegno organizzato a il 23 marzo Casale M.to, città divenuta sinonimo di coraggio e di resilienza, una comunità che non si è mai arresa di fronte al dramma legato alle vicende dell’azienda Eternit ed alla microscopica fibra-killer d’amianto prodotta lì dentro per tanti anni, causando la morte di migliaia di lavoratori e cittadini, sul nostro territorio ed in tutto il mondo.
Anche i rappresentanti della Cisl territoriale e regionale, da sempre in prima linea a fianco delle vittime dell’Eternit, hanno partecipato all’evento che sta a ricordare l’importanza di una battaglia non poteva che proseguire e rafforzarsi proprio da qui: ora la priorità del progetto è studiare il comportamento delle cellule del mesotelioma per comprenderne le alterazioni rispetto alle cellule normali, capire le differenze rispetto ai tempi di sopravvivenza dei pazienti e alle diverse risposte alle terapie. Altra tappa individuare dei “biomarcatori predittivi”, che consentano di capire, a fronte di determinate caratteristiche delle cellule tumorali, l’efficacia della cura, proprio per portare avanti strategia mirate che non danneggino o indeboliscano ulteriormente il paziente.
Il giorno prima dell’evento la Regione Piemonte ha candidato l’azienda ospedaliera e l’ASL di Alessandria come sede di un Irccs – Istituto di ricovero e cura a carattere
scientifico – specializzato nella cura del mesotelioma e delle patologie ambientali. Le aziende dovranno individuare sede e modello organizzativo della struttura, e la documentazione necessaria verrà quindi inviata al Ministero della Salute, che ha il compito di valutarla e avviare la procedura di riconoscimento.
Dal 1980 si contanto oltre 2mila morti a causa di questo tumore ed un numero di malati che, purtroppo, ancora oggi non accenna a diminuire; numeri che crescono a dismisura se allarghiamo l’orizzonte, dal momento che oggi più di 100mila persone muoiono ogni anno in tutto il mondo a causa dell’amianto.
Il Piemonte ai primi posti in Italia per mesotelioma maligno da amianto: 16 comuni della regione tra i cento siti nazionali contaminati.
Le vittime da amianto sono purtroppo in continuo aumento. Ogni anno si registrano in Italia mediamente 1500 casi di mesotelioma pleurico e altri 1500 tumori polmonari derivanti dalle fibre di amianto. Le previsioni degli esperti indicano nel 2022 il picco di vittime provocate da queste malattie.
Sulla base di questi dati e continuando un lavoro di sensibilizzazione ultra ventennale, le organizzazioni sindacali CGIL CISL UIL continuano a tenere viva la mobilitazione sul tema amianto – sviluppata a livello nazionale e locale – in materia di bonifica del territorio, ma anche sul versante sanitario (richiesta di sorveglianza sanitaria continua) e previdenziale (richiesta di uscita anticipata dal lavoro per i lavoratori esposti).
Oggi più che mai le parole-chiave restano giustizia, ricerca e bonifica, parole che si possono leggere anche fra le rose bianche del parco-vivaio ‘ETERNOT‘ sorto sull’area della vecchia fabbrica, scolpite sulla targa che Cgil-Cisl-Uil ed Afeva (Ass. Vittime Familiari Amianto) hanno dedicato a tutte le vittime.
Per approfondire:
-> Focus da “La Stampa“ del 24.03.19
-> La piaga amianto e le nostre iniziative a fianco di Istituzioni ed Associazioni territoriali
-> Le iniziative in Piemonte ed in Italia
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