Poste, la protesta della Cisl: “Oggi più che parlare di servizi ci troviamo a parlare di disservizi!”
La protesta di Slp Cisl territoriale a difesa dei lavoratori e qualità del servizio continua senza sosta!
Il Sindacato territoriale Slp Cisl, che rappresenta i dipendenti di Poste Italiane, in questi giorni è impegnato “sul campo” in iniziative volte a sensibilizzare i cittadini sulla carenza di personale e i disagi creati dalla consegna delle inesitate negli uffici postali della citta’ di Alessandria.
Lamenta Lorenzo Bisio, responsabile della Federazione territoriale: “Due impiegati allo sportello, su quattro applicati nell’ufficio, malgrado l’ufficio sia di cluster A1, e il direttore che lavora e distribuisce le inesitate. Gli altri due impiegati in trasferta per aprire uffici postali dei paesini limitrofi alla città. La gente e’ esasperata! Nessun referente aziendale che spieghi le difficoltà oggettive in cui si trova il personale…Questo e’ il cambiamento sbandierato negli spot televisivi e questa e’ la centralità delle risorse umane affermata in tutti gli accordi”.
Atro nodo critico l’introduzione del recapito a giorni alterni, che non è stato indolore: “Il ridimensionamento si sarebbe dovuto attuare già da febbraio 2016, poi era stato annunciato per marzo scorso, ora si parla del prossimo autunno. Prevediamo che nella nostra provincia si perderà il 40% delle zone di distribuzione attuali”. Il che potrebbe incidere molto in aree deboli come quella dell’Ovadese, compresa nella filiale Alessandria 2 di Poste, con Acquese, Novese e Tortonese.
Poco tempo fa la manifestazione di protesta con presidio organizzato del Sindacato Lavoratori Poste ad Asti, dove la situazione non è meno critica, vista la carenza negli organici degli uffici postali e nel servizio di recapito, come lamenta Pino Caggiano, della Segreteria Slp territoriale: “Siamo al collasso, negli uffici astigiani la situazione del personale è drammatica, e la cosa grave e’ che l’azienda pare muta e indifferente“.
Ovviamente a rimetterci sono lavoratrici e lavoratori, oltre che la qualità del servizio per gli utenti, perche’ gli sportelli postali aperti sono sempre di meno, specie nei Comuni più piccoli e periferici, con conseguenti criticita’ anche per il servizio di recapito della posta.
“E’ un problema grave che si ripercuote sul nostro territorio: così si colpiscono tutti i cittadini ed in particolar le fasce piu’ deboli, come gli anziani”, evidenzia Sergio Didier, Segretario generale Cisl Alessandria-Asti.
Negli ultimi quattro anni, tra pensionamenti ed esodati, hanno lasciato Poste Italiane in 109, ma non si è provveduto alle sostituzioni.
Altro dato: dei 121 uffici postali presenti nell’Astigiano, ben 83 sono monodiretti, hanno cioè un solo addetto in organico.
“Occorre intervenire con urgenza altrimenti sarà impossibile continuare a garantire anche i servizi minimi!“, chiede a gran voce l’organizzazione sindacale.
Il Sindacato dei Postali della Cisl denuncia, a livello nazionale, “la permanenza, senza soluzione di continuità, della grave situazione di degrado delle relazioni industriali in Poste Italiane. Anche in queste settimane stiamo assistendo ad iniziative unilaterali da parte dell’Azienda senza che le OO.SS. vengano informate e convocate anche quando tali iniziative hanno pesanti ricadute sulla condizioni di lavoro e sull’organizzazione dei servizi. A solo titolo di esempio, per restare in un ambito temporale limitato alle ultime due settimane, citiamo la sospensione della vendita fuori sede da parte dei promotori finanziari”.
-> Ulteriori approfondimenti sul sito Slp nazionale
P. Toriggia
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