“I parcheggi dell’ospedale di Asti devono restare gratuiti!”. L’allarme e’ lanciato dalla Fp Cisl territoriale
“I parcheggi dell’ospedale ‘Cardinal Massaia’ non devono diventare a pagamento“. Il grido di protesta arriva dalla Funzione Pubblica Cisl Alessandria-Asti, e dal proprio Commissario straordinario Salvatore Bullara.
Pochi giorni fa l’incontro convocato dalla Direzione generale dell’Asl per presentare ai Cgil, Cisl e Uil il progetto di appalto dei parcheggi dell’ospedale astigiano, in particolare di quelli che si affacciano su via Conte Verde/prosecuzione di corso Dante, ricavati nell’area in cui sorgeva il vecchio campo da calcio del Don Bosco, e di quelli del parcheggio a due piani coperto che fa parte del complesso ospedaliero.
“L’Asl – spiega Bullara – ci ha spiegato che deve effettuare interventi di messa in sicurezza della struttura multipiano, dovuti ad infiltrazioni d’acqua, che comportano un costo di 300mila euro. E, siccome si tratta di una cifra ingente che difficilmente riuscirebbe a coprire, ha pensato di dare in appalto la gestione dei parcheggi, previa predisposizione di un apposito bando, in cui verrebbe chiesto alla società privata di garantire anche un servizio di vigilanza o comunque una sorveglianza tramite telecamere. Una decisione che – precisa – comporterà, inevitabilmente il passaggio dalla sosta gratuita a quella a pagamento. Certo, l’Azienda sanitaria ha garantito la possibilità di venire incontro all’utenza inserendo una sorta di franchigia (sosta minima che non prevede pagamento), oltre che agevolazioni per i dipendenti Asl, per i quali il prezzo sarebbe “simbolico” (aggettivo su cui non siamo d’accordo, visto che la cifra circolata durante l’incontro non era tale). Ma, come sindacato, vogliamo esprimere tutta la nostra contrarietà a questo progetto, che, così come è stato prospettato, appare destinato solo a fare un po’ di cassa”..
«Sulla questione – conclude – si riunirà un tavolo tecnico in cui chiederemo, come Cisl Fp, che vengano tutelati i dipendenti dell’Asl e di tutte le aziende che operano all’interno dell’ospedale, che altrimenti verrebbero pesantemente discriminati, mentre il sindacato a livello confederale interverrà in difesa dei cittadini”.
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