Verso il nuovo Governo: le priorità restano lavoro, equità e crescita

giovedì 5 Settembre 2019 / Attualità
uguaglianza versus equità
(immagine tratta da "Your Edu Action")

“È un segnale incoraggiante che  il Presidente del Consiglio incaricato Giuseppe Conte, abbia indicato, tra le priorità del prossimo Governo, la questione del lavoro, la necessità di una maggiore equità fiscale, di nuove infrastrutture, di una pubblica amministrazione trasparente ed efficiente, lo sviluppo del Mezzogiorno, una nuova politica industriale innovativa, rispettosa dell’ambiente, scongiurando l’aumento dell’iva, il tutto nel quadro della tutela degli interessi nazionali e del ruolo dell’Italia nel contesto europeo”. Lo ha sottolineato in questi giorni la Segretaria Generale della Cisl, Annamaria Furlan.
Il 4 settembre, giornata in cui il Premier ha presentato la lista dei Ministri, le Segreterie Unitarie di Cgil Cisl Uil si sono riunite per valutare il nuovo quadro politico ed istituzionale che si sta determinando,  ed esprimeranno un giudizio sul programma del nuovo Governo quando esso sarà illustrato dal Presidente del Consiglio in Parlamento.
I sindacati confederali sollecitano fin da ora una convocazione, nei prossimi giorni, da parte del nuovo Esecutivo e l’apertura di un confronto vero sui problemi e sulle scelte economiche e sociali in vista della prossima legge di stabilità, avendo come riferimento imprescindibile la

-> piattaforma unitaria di Cgil Cisl Uil <-
sostenuta dalla ampia mobilitazione degli scorsi mesi.

Il nuovo Governo sarà valutato da Cgil, Cisl, Uil sulla base della capacità di dare risposte efficaci e concrete alle rivendicazioni contenute nella piattaforma. Il confronto con il nuovo Esecutivo dovrà segnare una piena discontinuità non solo per quanto riguarda le scelte di merito, ma anche sul metodo.
A tal fine andrà sviluppato un dialogo costante e preventivo con le parti sociali sulla politica economica, a partire da:

  • un’equa riforma fiscale fondata sulla lotta all’evasione e sulla riduzione delle tasse per i lavoratori dipendenti e pensionati;
  • una politica industriale rispettosa dell’ambiente;
  • sicurezza sul lavoro
  • politiche attive del lavoro e degli ammortizzatori sociali;
  • revisione dello “sblocca cantieri” ed avvio dei lavori per le infrastrutture; dalle questioni della sicurezza e dell’immigrazione; da nuove politiche di sviluppo per il Mezzogiorno;
  • pensioni, dei rinnovi contrattuali dei lavoratori pubblici e privati, con la valorizzazione della contrattazione collettiva, capitoli che, al momento, sembrano non inseriti nella bozza di programma del nuovo Governo…

    Così come rimane urgente procedere a nuove assunzioni in tutta la P.A., a cominciare dall’istruzione e dalla sanità. Cgil, Cisl, Uil sosterranno tali rivendicazioni con una serie di iniziative nei luoghi di lavoro, nei territori ed a livello nazionale per sollecitare un definitivo superamento delle politiche di rigore, per l’affermazione anche a livello europeo di un politica di crescita e sviluppo e per la riduzione delle diseguaglianze.

Anche la Cisl Piemonte, insieme alle altre OO.SS, è intervenuta su questi temi, ed in particolare sul nodo “infrastrutture” (qui sotto il servizio Tg Rai Piemonte).

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