Pernigotti, si produrrà cioccolato fino a dicembre. Ma troppe nuvole sul futuro dei lavoratori
Da fine luglio alla Pernigotti di Novi Ligure si riprenderà gradualmente la produzione di cioccolato, torrone e gelati, in vista del Natale.
L’azienda, come aveva annunciato la scorsa settimana a Roma al Mise, ha comunicato alle organizzazioni sindacali che procederà a richiamare al lavoro circa un centinaio di lavoratori, tra dipendenti e in somministrazione
In queste ultime settimane c’è stato l’incontro con i dirigenti della Pernigotti, svoltosi il 17 luglio al Ministero dell’Industria e dello Sviluppo economico,
riunione che avrebbe dovuto tenersi il 29 maggio scorso ma era stata rinviata per permettere ai fratelli Toksoz, proprietari della storica azienda dolciaria, di portare a termine le trattative sulla cessione del reparto gelati e sulla terziarizzazione della produzione.
In apertura di riunione i rappresentanti della Pernigotti hanno informato i presenti, tra i quali il sindaco di Novi Ligure Gian Paolo Cabella e l’assessore al Lavoro della Regione Piemonte, Elena Chiorino, che l’azienda sarebbe vicina all’accordo con la cooperativa Spes di Torino, che verrebbe a produrre cioccolato a Novi ed occuperebbe 50 persone.
Ma ad oggi lavoratrici e lavoratori non hanno nessuna certezza; quello che pare certo è che sarebbe impossibile riuscire a far partire la produzione di gianduiotti e torrone in vista del Natale con aziende esterne.
Annunciata anche l’imminente chiusura per la vendita del ramo d’azienda della gelateria senza indicare il possibile acquirente, ma affermando che occuperebbe circa 13 lavoratori.
La crisi della Pernigotti e le difficoltà delle tante famiglie coinvolte è stato il tema centrale della prima Giunta “aperta” della Regione Piemonte, riunitasi al Museo dei Campionissimi il 5 luglio scorso..
– > La crisi della Pernigotti e la nostra mobilitazione a fianco dei lavoratori
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