“Oltre la violenza, la speranza”: la battaglia quotidiana contro la violenza alle donne parte anche dalla scuola

venerdì 25 Novembre 2016 / Attualità

Oggi, 25 novembre, è una Giornata particolare che ci ricorda le tante, troppe donne vittime di violenza.
Ma un giorno solo non basta quando si vuole combattere contro un “mostro” pericoloso, specie se si nasconde facilmente…
E’ una BATTAGLIA QUOTIDIANA quella che dobbiamo portare avanti contro la violenza subita da tante, troppe donne, ma anche dagli anziani, dai bambini, dai più deboli. Dentro e fuori i luoghi di lavoro, ovunque, perchè è una PIAGA che riguarda tutti noi, l’intera società.
Di una cosa siamo convinti, che determinati comportamenti e “modi” di pensare vadano combattuti sul nascere, partendo proprio dagli adulti di domani: i nostri ragazzi.

Partire dalla scuola, dai nostri studenti, questo il messaggio lanciato martedì ad Asti in occasione dell’iniziativa “CORAGGIO VS PAURA”, promossa dalla Federazione Pensionati Cisl territoriale, insieme al Coordinamento Donne e all’Associazione di Volontariato Anteas.
A guidare nel percorso “da paura a coraggio”, dopo il saluto di Sergio Didier, Segretario generale Cisl Alessandria-Asti, Franca Biestro, della Segreteria Fnp territoriale, Clara Saladino, Coordinatrice Donne FNP, Chiara Cerrato, Consigliera di Parità della Provincia di Asti, e Daniele Malucelli, Presidente Anteas Alessandria.
L’incontro ha saputo affrontare in modo non scontato un tema delicatissimo, attraverso letture di poesie e proiezione di video-campagne realizzate dalle scuole, immagini e parole che non si dimenticano.
Come quelle del toccante monologo tratto dallo spettacolo “Ferite a morte“, dedicato a tutte quelle donne “che non hanno avuto il coraggio di cambiare il mazzo di chiavi”.
I dati diffusi in questi giorni sono agghiaccianti: dall’inizio dell’anno sono centosedici le donne uccise da mariti, fidanzati, compagni o altri familiari, una ogni tre giorni; negli ultimi dieci anni le donne uccise in Italia sono state 1.740: 1.251 (il 71,9%) in famiglia, e 846 di queste (il 67,6%) all’interno della coppia; 224 (il 26,5%) per mano di un ex, a cui dobbiamo purtoppo aggiungere le tante violenze “nascoste”, o altre forme di violenza psicologica.
C’è poi il dramma degli orfani, i figli che hanno perso la madre per colpa del padre (o del compagno) assassino: negli ultimi 15 anni il numero è salito fino a quota 1628, di loro si parla poco, la gelida burocrazia li definisce “vittime secondarie”.

Oltre la violenza, la speranza, quella che ci arriva dai tanti video realizzati dalle scuole sparse in tutta Italia, che si possono trovare sulla piattaforma di Youtube. Qui i due filmati proiettati ad Asti, messaggi meritano di essere diffusi e “moltiplicati”:

-> “…Puoi sopportare tutto ma non che ti metta le mani addosso!” 

-> “…Non sei sola”

Paola Toriggia

 

 

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