Istruzione e ricerca, c’è il nuovo contratto. Aumenti da 80 a 110 euro
Il 9 febbraio 2018, presso l’ARAN, è stato firmato il primo contratto nazionale di lavoro del nuovo comparto Istruzione e Ricerca.
“Un milione e duecentomila tra docenti, personale ata, ricercatori, tecnologi, tecnici, amministrativi hanno finalmente riconquistato uno strumento forte di tutela delle proprie condizioni di lavoro, dopo anni di blocco delle retribuzioni e di riduzione degli spazi di partecipazione e di contrattazione”, ha commentato con soddisfazione Maddalena Gissi, Segretaria generale Cisl Scuola.
Gli aumenti salariali sono in linea con quanto stabilito dalle confederazioni con l’accordo del 30 novembre 2016:
- per la scuola da un minimo di 80,40 a un massimo di 110,70 euro;
- pienamente salvaguardato per le fasce retributive più basse il bonus fiscale di 80 euro;
- nessun aumento di carichi e orari di lavoro, nessun arretramento per quanto riguarda le tutele e i diritti nella parte normativa, nella quale al contrario si introducono nuove opportunità di accedere a permessi retribuiti per motivi personali e familiari o previsti da particolari disposizioni di leggeIl contratto segna una svolta significativa sul terreno delle relazioni sindacali, riportando alla contrattazione materie importanti come la formazione e le risorse destinate alla valorizzazione professionale. Rafforzati tutti i livelli di contrattazione, a partire dai luoghi di lavoro, valorizzando in tal modo il ruolo delle RSU nell’imminenza del loro rinnovo.
Tra le altre novità di rilievo il diritto alla disconnessione, a tutela della dignità del lavoro, messo al riparo dall’invasività delle comunicazioni affidate alle nuove tecnologie.
Per quanto riguarda il personale docente della scuola, si è ottenuto di rinviare a una specifica sequenza contrattuale la definizione del codice disciplinare con l’obiettivo di una piena garanzia di tutela della libertà di insegnamento.“Riportando alla contrattazione le risorse finalizzate alla valorizzazione professionale, ripristinando la titolarità di scuola, assumendo in modo esplicito un’identità di scuola come comunità educante si rafforza un modello che ne valorizza fortemente la dimensione partecipativa e la collegialità”, sottolinea la Cisl Scuola.
“La scuola e la pubblica amministrazione si riformano con i contatti e non con le leggi calate dall’alto. Un segnale importante – aggiunge Annamaria Furlan, Segretaria generale Cisl – per il futuro del nostro Paese, in una stagione in cui abbiamo bisogno di scommettere sul sistema formativo e sui giovani”- > leggi tutto
Questo contratto, la cui vigenza triennale 2016-18 si concluderà con l’anno in corso, assume forte valenza anche nella prospettiva del successivo rinnovo di cui vengono poste le basi e dell’impegno che comunque andrà ripreso anche nei confronti del nuovo Parlamento e del nuovo Governo, per rivendicare una politica di forte investimento nei settori dell’istruzione e della ricerca.
Si chiude cosi una lunga fase connotata da interventi unilaterali, aprendone una nuova di riconosciuto valore al dialogo sociale.-> Scarica il volantino della Cisl Scuola che riassume tutte le novità più importanti del nuovo CCNL:
-> Scarica i documenti contenenti le ipotesi del nuovo Contratto (dal sito Aran)Approdondimenti:
-> dal sito Cisl Scuola Alessandria-Asti: clicca qui (Pagina Facebook)
-> dal sito Cisl Scuola nazionale: clicca qui (Pagina Facebook)Leggi anche: “Serve grande alleanza tra insegnanti, studenti e famiglie per arginare violenza ed intolleranza nelle scuole” (12/2/18)
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