Le crisi aziendali del settore metalmeccanico piemontese approdano al Mimit

mercoledì 18 Gennaio 2023 / Focus

Oggi (18 gennaio 2023) si terrà un primo confronto, a livello nazionale, tra i sindacati ed il Ministro Urso e si inizieranno anche a porre le basi per affrontare le crisi aziendali delle società con sede in Piemonte.

Il ministro delle Imprese e del made in Italy, Alfonso Urso apre, di fatto un tavolo di crisi dedicato alle aziende Piemontesi. Crisi che si trascinano da anni, con “tavoli di confronto” aperti e mai risolti e a cui il Ministro dovrà provare a dare risposte: tra i vari fascicoli, anche quelli che coinvolgono imprese Alessandrine ed Astigiane: Acciaierie d’Italia (ex Ilva) a Novi Ligure, Blutec Lighting di Asti e la cioccolateria di Pernigotti sempre a Novi.

ACCIAIERIE DI ITALIA

A livello di ricadute occupazionali si tratta del caso più critico. Il sito occupa circa 620 dipendenti, ma un numero elevato di essi è sospeso – da mesi –  in cassa integrazione. I sindacati denunciano un utilizzo ingiustificato dell’ammortizzatore e di fatto i dipendenti operativi risultano la metà di quanti ne servirebbero per far funzionare lo stabilimento. I lavoratori e sindacati chiedono l’intervento diretto da parte del Governo al fine di risolvere i problemi che ormai, da anni affliggono la più grande acciaieria di Italia.

PERNIGOTTI

Osservata speciale anche la Pernigotti, dove oggi lavorano 48 persone. Con il passaggio di proprietà al gruppo Jp Morgan inizia una nuova epoca per lo storico marchio del cioccolato, dopo anni difficili sotto la gestione dell’imprenditore turco Tokzoz. Al Mise, in vista della ripresa delle attività legate alla fabbricazione dei prodotti pasquali, verrà richiesta la massima attenzione anche su questo fronte.

BLUTEC

In campo automotive troviamo la Blutec di Asti – divisione Lighting, specializzata in dispositivi per illuminazione per auto. La società è in amministrazione straordinaria dal 2019 ed è in corso la valutazione da parte delle funzioni Ministeriali per designare chi si aggiudicherà l’azienda a seguito dell’asta che si è conclusa a novembre. In gara ci sono due imprenditori che hanno concorso per rilevare il complesso produttivo sulla base delle rispettive offerte che verranno giudicate in base al mantenimento dei livelli occupazionali, valore economico e credibilità del piano industriale. Lo stabilimento occupa 105 lavoratori; chi lo rileverà dovrà garantire per almeno due anni la prosecuzione delle attività nello stesso sito. Il sindacato è in attesa di notizie sullo stato dell’aggiudicazione che dovrebbe essere risolta a breve.

LEAR  di Gugliasco (To) (Vedi apposito articolo pubblicato nel sito).

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