“Governare le transizioni”: Marco Ciani riconfermato al vertice della Cisl Alessandria-Asti
Marco Ciani, 49 anni, è stato rieletto oggi, con 72 voti su 74, segretario generale della Cisl Alessandria-Asti al termine del terzo congresso della Cisl territoriale che si è svolto nei giorni 22 e 23 febbraio 2022 al Foro Boario di Nizza Monferrato, in provincia di Asti. Confermati in segreteria territoriale Stefano Calella, in qualità di segretario generale aggiunto e Cristina Vignolo. Slogan scelto per l’assise territoriale, a cui sono intervenuti i segretari regionale e nazionale Cisl, Alessio Ferraris e Andrea Cuccello: “Governare le transizioni – Con le persone nel territorio per uno sviluppo sostenibile”.
Di professione bancario, Ciani inizia la propria attività sindacale 25 anni fa con la Fiba Cisl, oggi First (la federazione che raggruppa i lavoratori del settore bancario e assicurativo), di Belluno, divenendone nel 1999 segretario generale. Dopo un percorso tutto interno alla federazione che lo porta a incarichi importanti soprattutto in Intesa Sanpaolo, nel novembre 2014 entra a far parte della Segreteria della Cisl Alessandria Asti, dove assume le deleghe alle Politiche sociali, formazione e amministrazione. Nell’ottobre 2017 viene eletto per la prima volta segretario generale della Cisl Alessandria Asti.
“Bisogna governare le transizioni in atto – ha dichiarato Ciani subito dopo la sua rielezione – perché una stagione è terminata e bisogna che ne inizi un’altra. Il Basso Piemonte è in una posizione ideale per lo snodo di merci e lo sviluppo della logistica. Ma se gli investitori dovranno relazionarsi con troppi interlocutori e alcune strutture già esistenti non verranno adeguate le merci passeranno senza fermarsi. Per questo servono unità, capacità di sintesi, decisioni. Servono finanziamenti e la consapevolezza che in questa partita conclusiva il tempo non è una variabile indipendente”.
La relazione del Segretario ha stimolato il dibattito; numerosi gli interventi dei delegati incentrati su diverse tematiche. Particolare rilevanza hanno avuto la crisi russo – ucraina e la sicurezza sul lavoro.
Crisi Russo – Ucraina
L’Italia, l’Europa più gli altri Stati devono sforzarsi politicamente e diplomaticamente per interrompere l’evolversi della crisi russo-ucraina. Bisogna fare di tutto per scongiurare il conflitto di natura militare. La diplomazia deve fare ogni atto necessario per evitare una guerra che si rivelerebbe drammatica per milioni e milioni di persone. C’è un clima di grande preoccupazione perché la fase di ripresa economica che stiamo attraversando merita il massimo della stabilità e della coesione sociale a livello internazionale.
Lo scoppio del conflitto non solo conduce a delle conseguenze disastrose per la vita di milioni di persone dal punto di vista sociale ed umano, ma anche sotto l’aspetto economico; basti pensare all’innalzamento dei costi dell’energia in tutti i paesi europei, con gravi conseguenze sull’inflazione che già sta mettendo a dura prova risparmi e potere d’acquisto, infierendo soprattutto su famiglie, lavoratori e pensionati.
Sicurezza sul lavoro
Purtroppo continua a crescere il numero degli incidenti mortali sul lavoro. Servono misure urgenti, bisogna rafforzare gli strumenti legati ai controlli e alle ispezioni nei luoghi di lavoro. E’ prioritario assumere nuovi ispettori e medici del lavoro e costruire un efficace coordinamento tra le istituzioni, le amministrazioni nazionali e locali, preposte alle verifiche sui posti di lavoro.
Su salute e sicurezza la Cisl ha presentato una proposta ben articolata al Governo ed alle associazioni dei datori di lavoro, ma le misure a salvaguardia della salute e sicurezza dei lavoratori non vanno incentrate sull’attività repressiva, che da sola non basta, bisogna puntare in modo massivo ed importante su una nuova cultura del lavoro e della sicurezza rivolte a prevenzione, formazione, informazione. Le imprese devono considerare il tema della sicurezza come un grande investimento, non ad un costo.
Investire sulla sicurezza significa investire su efficienza, produttività, competitività, qualità e stabilità del lavoro. Le persone non posso morire di lavoro. Ecco perché questa deve diventare una grande priorità nazionale perché è indegno per un paese civile assistere alla perdita di tante vite umane. Più di mille e trecento incidenti mortali sul posto di lavoro ogni anno. E’ una vergogna nazionale
Ispirati dalla relazione del Segretario Ciani e dagli interventi dei delegati, il Segretario Nazionale CISL Andrea Cuccello e il Segretario regionale CISL del Piemonte Alessio Ferraris hanno arricchito il dibattito fornendo una puntuale lettura sull’attuale situazione politico – sociale del nostro Paese (e non solo) e più specificatamente parlando di:
Transizione ecologica
Andrea Cuccello ispirandosi al titolo del Congresso “Governare le transizioni” ha dedicato ampio spazio al tema della transizione ecologica:
La transizione ecologica deve avvenire attraverso un programma d’azione che tuteli le persone, salvaguardi il pianeta, proietti l’umanità verso una prosperità sostenibile.
Gli aspetti green e digital sicuramente sono pienamente perseguiti sia a livello europeo che a livello nazionale e regionale, purtroppo non possiamo dire ancora la stessa cosa per quanto riguarda l’aspetto sociale e la riqualificazione e l’accompagnamento dei lavoratori. La transizione deve avere come obiettivo prioritario la tutela degli individui. Occorre avviare con assoluta urgenza politiche attive del lavoro che consentano di salvaguardare e adeguare le competenze e le professionalità di chi lavora garantendone l’occupazione con investimenti per nuove e rinnovate attività produttive, anche in settori diversi.
Al momento i processi legati alla cosiddetta transizione ecologica, hanno riaperto le polemiche tra i sostenitori delle fonti energetiche rinnovabili e coloro che promuovono invece un utilizzo virtuoso delle fonti energetiche classiche a garanzia di una transizione con minori impatti sociali ed anche ambientali. Agli investimenti sulle rinnovabili devono corrispondere regole chiare sulla gestione della rete di trasmissione/trasporto dell’energia, evitando un ulteriore disgregazione dell’offerta e della produzione che finora sembra aver portato incertezza e aumento delle bollette a discapito delle famiglie e delle imprese.
Siamo di fronte a processi complessi che non vanno affrontati con leggerezza e slogan, mentre le persone vedono aumentare i rischi di perdere occupazione ed entrare in una spirale di progressiva povertà. Occorre velocizzare gli investimenti produttivi, implementare politiche attive del lavoro, garantire un mix energetico efficiente che metta al riparo il paese da rischi.
Sanità territoriale
Alessio Ferraris nel suo intervento ha messo in evidenza le criticità legate al Servizio Sanitario Nazionale:
La riforma della Sanità territoriale e gli investimenti previsti dal PNRR dovranno segnare la fine delle diseguaglianze e dei divari territoriali oggi esistenti, nel diritto alla tutela della salute dei cittadini.
Per la Cisl sono fondamentali gli investimenti rivolti soprattutto al personale in termini di deprecarizzazione del sistema, assunzione di nuovi lavoratori e formazione.
Tutto ciò in funzione di un modello nuovo di sanità che passi dall’attuale sistema focalizzato sulla “patologia” a favore di uno centrato sulla promozione della salute, in un contesto di promozione della prevenzione da sviluppare nell’ambito della rete dei servizi ospedalieri territoriali.
I predetti investimenti dovranno anche servire a garantire uniformità della qualità dei servizi a tutti i cittadini, in qualunque territorio essi si trovino.
Per questo come CISL auspichiamo che Governo e Regioni, utilizzando al meglio le risorse messe a disposizione dal PNRR, restituiscano vigore al nostro sistema socio-sanitario per garantire a tutti i cittadini gli stessi diritti. Per la Cisl, ogni risorsa investita per il rafforzamento e il rilancio del servizio sanitario nazionale è considerata come un investimento ad alto rendimento sia in termini di salute che di coesione sociale e di crescita economica.
Rocco Zagaria e Andrea Franzoso
Categoria: Focus