La FIM CISL Alessandria Asti premia gli studenti dell’Istituto Artom. Per il sindacato i giovani sono la priorità.
Sabato 15 gennaio alle 10 nell’Aula Magna dell’istituto Artom di Asti, sono state consegnate le borse di studio Fim Cisl a tutti gli studenti dell’Istituto che si sono diplomati con il massimo dei voti nel corso dell’anno scolastico 2020/2021.
“La borsa di studio FIM CISL è una tradizione ormai consolidata della nostra Federazione – spiega Salvatore Pafundi, Segretario Generale della FIM CISL di Alessandria Asti – un piccolo contributo per aiutare i giovani studenti nel loro percorso scolastico e gratificarli del loro impegno e sacrificio.
Per la FIM questa borsa di studio è sicuramente un motivo di orgoglio perché rispecchia in maniera concreta come lo sviluppo sociale e culturale facciano parte di quei valori in cui crede la nostra Organizzazione, soprattutto in funzione delle future generazioni. Vogliamo incoraggiare i più giovani ad investire nella propria formazione e ad accrescere le proprie potenzialità nel mondo del lavoro.”
“Ben vengano anche i programmi formativi in collaborazione con le aziende – prosegue Pafundi – come i percorsi di alternanza scuola lavoro. Questo tipo di progetti sono fondamentali per la crescita dei nostri ragazzi, è importante integrare scuola e lavoro perché sono i due ambienti in cui avviene l’ apprendimento. La scuola ha bisogno del mondo del lavoro tanto quanto le aziende hanno bisogno della scuola. E in tal senso l’ istituto Artom di Asti è un esempio da seguire.
L’impegno mio e della FIM CISL è quello di continuare a mantenere vivo questo progetto in favore dei giovani studenti ricordando che il loro futuro sarà legato soprattutto alla capacità di impegnarsi e di lavorare e non a facili scorciatoie”
“Non si può negare che il sindacato è stato lento a recepire i cambiamenti vissuti dai giovani – ha spiegato Marco Ciani, Segretario Generale della CISL Alessandria Asti – e che non è riuscito a formulare un’agenda capace di richiamarli e di rappresentarli al meglio. Le attuali dinamiche del mondo del lavoro hanno reso difficile l’interlocuzione tra sindacato e giovani.
Le organizzazioni sindacali, a volte vengono percepite dalle giovani generazioni come strutture impermeabili al mondo che cambia; spesso passa l’idea che il sindacato si preoccupa solamente degli interessi dei lavoratori più anziani e dei pensionati. Invece non è così, il sindacato è il luogo dove tutti possono ricevere sostegno e trovare informazioni. I giovani hanno bisogno di sentirsi dire che i loro problemi e le loro esigenze sono legittime, riconosciute e che il sindacato le farà proprie e si batterà per loro.
E’ importante iniziare a far conoscere il Sindacato ai più giovani e perché no promuovere l’attivita sindacale anche tra gli studenti, andare nelle scuole, negli istituti di formazione professionale e nelle universita . Bisogna coinvolgerli sin dalle fasi iniziali, prima che accedano al mondo del lavoro, proponendo loro strumenti utili come servizi di orientamento al lavoro e consulenza.
Queste sono le sfide che come sindacato dobbiamo affrontare. Fornire risposte e intraprendere azioni in questa direzione servirà a garantire un futuro più luminoso a tutti i lavoratori. I giovani devono essere attratti, essere informati, devono capire che stiamo aggiornando i nostri programmi e che ci stiamo occupando delle loro esigenze.”
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