IN ITALIA 96.000 MAMME HANNO PERSO IL LAVORO

venerdì 7 Maggio 2021 / Attualità

Le mamme continuamente impegnate per seguire le esigenze della famiglia ed affrontare un mondo del lavoro che le penalizza, la pandemia le ha costrette ad un maggior carico di impegni con i figli a casa durante la chiusura degli istituti scolastici e dei servizi per l’infanzia.

Questa è la fotografia che emerge dal Rapporto “Le Equilibriste: la maternità in Italia 2021”, diffuso da Save the Childrenin occasione della Festa della mamma. Un rapporto che analizza l’anno della pandemia e che rileva ancora una volta le difficoltà che hanno dovuto affrontare le mamme italiane, legate all’emergenza sanitaria.

Nel corso del 2020 sono svaniti 456mila posti di lavoro di cui 249mila erano occupati da donne, 96mila sono mamme con figli minori; 4 su 5 hanno bambini con età inferiore ai cinque anni. E sono proprio loro che hanno dovuto rinunciare al lavoro, o ne sono state espulse, data la necessità di badare ai figli più piccoli.

Il commento di Virginia Gastaldi, Responsabile del coordinamento femminile per la CISL di Alessandria – Asti: “È facile parlare di donne, se me parla con entusiasmo l’8 marzo, se ne parla tristemente il 25 novembre, ma poi ci si dimentica troppo in fretta che l’universo femminile sta sempre in equilibrio instabile. Poi accade qualche cosa, il meccanismo si inceppa e quell’ equilibrio si sconvolge. Questa pandemia ha travolto tutto e tutti ma, sicuramente, più che agli altri ha portato sofferenza a chi è più fragile. Nel mondo del lavoro, così duramente colpito, chi ha pagato di più, in assoluto, sono state le donne, in particolar modo quelle più giovani, allontanate ancora una volta dalla propria attività, tanto cercata e voluta per le solite trite e ritrite ragioni. Tutto ciò è incommentabile ma, purtroppo, reale e tristemente consueto. Fino a quando le donne non avranno pari dignità rispetto agli uomini nel mondo del lavoro, sarà così anche nella vita di tutti i giorni, malgrado le leggi e i regolamenti. È una questione di civiltà”

Anche Marco Ciani, Segretario della CISL Alessandria – Asti non nasconde la sua preoccupazione rispetto a questi dati: “molte delle mamme con figli minorenni nell’anno della pandemia sono state significativamente penalizzate nel mercato del lavoro, a causa dell’impegno domestico e di cura sostenuto durante i periodi di chiusura delle scuole. Il gap di genere nei tassi di occupazione, sale moltissimo e le madri risultano le più penalizzate, soprattutto quelle con più figli. Nel nostro territorio si è registrato un aumento del tasso di disoccupazione femminile, che in piena pandemia (fine 2020 – inizio 2021) ha toccato il 7,7 % su Asti e l’11,4% su Alessandria. Data la situazione ritengo urgente e necessaria una politica efficace e mirata a sostegno della genitorialità, rivolta soprattutto a fornire una migliore ed adeguata protezione alla madre lavoratrice”

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