Intelligenza Artificiale, nuovo corso di laurea all’Università del Piemonte Orientale

venerdì 14 Maggio 2021 / Focus

È impossibile dare una definizione univoca e condivisa di intelligenza artificiale, è un concetto che comprende un numero molto ampio di argomenti che afferiscono a differenti discipline, dalla neurologia all’informatica, dalla neurobiologia alla neurofisiologia (e in genere tutte le discipline che studiano il cervello umano) alla matematica e così via. Per cui, più si cerca di darne una definizione scientifica omnicomprensiva più si è costretti a semplificarla; non resta che una definizione apparentemente banale:

Intelligenza artificiale è la disciplina che studia la progettazione, lo sviluppo e la realizzazione di sistemi capaci di simulare le abilità, il ragionamento e il comportamento umani.

Lo studio del McKinsey Global Institute (MGI) dal titolo “Modeling the Impact of AI on the World Economy” afferma che entro il 2030 l’intelligenza artificiale potrebbe determinare un aumento dell’attività economica globale di circa 13 trilioni di dollari, con una crescita di circa 1,2% del PIL all’anno. L’impatto, se si dovesse confermare questa previsione, sarebbe simile a quello che hanno avuto nel 1800 il motore a vapore, i robot nella produzione industriale negli anni ’90 o la diffusione dell’IT negli anni 2000. Stiamo quindi parlando di tecnologie che possiamo definire dirompenti.

L’impatto dell’AI non sarà lineare. Emergerà gradualmente e sarà visibile nel tempo con un’accelerazione crescente più ci si avvicina al 2030 con diverse applicazioni in campo lavorativo e sociale, vediamone alcune:

Intelligenza artificiale nell’industria

Sono molteplici e di grande impatto le possibili applicazioni dell’Intelligenza Artificiale nel settore della produzione: dalla pianificazione delle attività logistiche delle aziende alla gestione automatizzata del magazzino. Dalla robotizzazione delle macchine utensili alla manutenzione predittiva, più la gestione delle risorse energetiche.

Intelligenza artificiale nell’automobile

Una delle applicazioni più note dell’intelligenza artificiale riguarderà il mondo dell’automobile in particolar modo quella delle vetture autonome. Da una stima nel 2025 il 98% dei veicoli sarà interconnesso e nel 2035 il 75% sarà a guida autonoma.

Non occorrerà attendere le auto che guidano da sole per vedere l’intelligenza implementata sulle auto. Un esempio sono le videocamere intelligenti dotate di sistemi di riconoscimento facciale, già oggi installate su tir e veicoli commerciali. Essi rilevano lo stato del guidatore monitorando stanchezza, distrazioni, stati di scarsa lucidità. Questo consente, oltre ad evitare incidenti di abbassare i costi assicurativi per le flotte commerciali.

Intelligenza artificiale nella Sanità

In questo ambito, il potenziale di applicazione è ampio. Tanto si può fare con l’analisi dei big data e della storia clinica dei pazienti applicando il machine learning (apprendimento automatico). È il caso dei miglioramenti in fase diagnostica così come della possibilità di somministrare cure personalizzate in base al corredo genetico dell’individuo. Grandi sono anche le promesse dell’intelligenza artificiale per la previsione e prevenzione di malattie o epidemie su larga scala. Si va dal monitoraggio in remoto delle condizioni di salute grazie ai dispositivi indossabili, all’effettuazione di test di routine senza l’intervento del medico, fino al calcolo delle probabilità che un paziente sia affetto da una malattia.

In questo scenario, il mondo accademico sta intensificando studi e ricerca, così come sta avvenendo all’Università del Piemonte Orientale dove è allo stato un nuovo corso di laurea magistrale in Intelligenza Artificiale che si prefigge l’obiettivo di creare un centro di ricerca per lo studio interdisciplinare delle metodologie alla base della costruzione di sistemi intelligenti. Nato su iniziativa di alcuni docenti impegnati da diversi anni nel settore dell’IA, ha visto immediatamente l’adesione di tutti i dipartimenti dell’Ateneo, potendo così contare su competenze amplissime in settori diversi che vanno dall’Informatica (area in cui nasce e si colloca storicamente l’IA), alle scienze dure (matematica e logica più le scienze naturali come la biologia, la chimica e la fisica), all’economia, agli studi sociali, alla giurisprudenza, alle scienze umane, alla farmaceutica ed alla medicina.

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