Incendio alla ex ILVA di Novi. Nessun lavoratore ferito, ma la produzione subirà rallentamenti
Incendio alla ILVA di Novi: Il rogo è divampato il 22/9 intorno alle 9,40 presso il reparto “decatreno”, in prossimità dell’imbocco rotoli.
L’ innesco pare abbia origine da un corto circuito che ha generato ad una densa nube di fumo. L’intervento immediato del personale interno e del sistema antincendio hanno impedito ulteriori danni all’impianto e, soprattutto, ha reso possibile la messa in sicurezza tutti i lavoratori.
Le RSU di Fim-Fiom-Uilm, congiuntamente alle Segreterie provinciali di Alessandria dei metalmeccanici, già da diversi mesi sottopongono all’attenzione dell’azienda lo stato di degrado in cui versa lo stabilimento di Novi Ligure, carente di manutenzione ordinaria e straordinarie a causa della mancanza di liquidità e risorse. Le organizzazioni sindacali hanno ribadito che metteranno in campo qualsiasi tipo di iniziativa per tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori.
La Direzione aziendale di Acciaierie Italia in una breve nota ha dichiarato che effettuerà tutti gli accertamenti del caso sulle cause dell’accaduto e che non sono previsti impatti sugli impegni programmati di produzione.
Contrariamente a quanto afferma l’azienda, dall’interno della fabbrica sembra pervenire un maggiore pessimismo rispetto alle tempistiche di ripartenza a pieno regime dell’impianto danneggiato.
Uno scenario negativo che se confermato, in base al quale la produzione potrebbe ripartire in maniera ridotta in attesa di un ritorno a pieno regime per cui potrebbero forse volerci settimane. Si prospettano ricadute negative anche per gli altri reparti, i quali vengono riforniti di rotoli proprio dal decatreno che, per importanza, rappresenta il vero motore centrale di tutta la fabbrica.
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