I sindacati della Scuola esprimono la propria solidarietà e vicinanza all’Istituto Penna di Asti
Carlo Cervi, Segretario Generale e Federico De Martino, componente di segretaria della CISL Scuola Alessandria Asti esprimono la massima solidarietà al dirigente scolastico dell’istituto Penna, Renato Parisio e piena condivisione al suo appello nei confronti della Provincia.
I Sindacalisti spiegano che dopo le delibere di Provincia e Regione, l’ambito territoriale aveva attivato il corso enogastronomico ad Asti per consentire le iscrizioni degli studenti anche su questa sede, ma a stretto giro la stessa Provincia ha avuto un ripensamento ed ha chiesto il rinvio dell’attivazione dell’indirizzo enogastronomico al “Penna”di Asti.
“Di fatto la Provincia – commenta Cervi – sta disattendendo una propria delibera e al contempo la promessa della nascita anche ad Asti di un percorso che valorizza la vocazione enogastronomica e alberghiera del territorio utile alla creazione di nuove competitività per le imprese in esso presenti di cui l’aspetto enogastronomico ne rappresenta un importante punto di forza”
Ai Segretari CISL Scuola si sono uniti anche gli altri Segretari territoriali Mario Li Santi (Flc Cgil), Diego Meli (Uil Scuola Rua) e Assunta Barone (Snals Confsal) ed insieme hanno condiviso un comunicato stampa che pubblichiamo a seguire:
I sindacati della scuola esprimono la loro vicinanza all’Istituto “G. Penna” e la piena condivisione delle parole scritte dal Dirigente Scolastico Renato Parisio nella sua lettera alla Provincia in merito all’attivazione di un percorso enogastronomico presso la sede di Asti in aggiunta a quello già presente presso la sede di San Damiano.
L’ampliamento dell’offerta formativa era stato accolto già con delibera della Provincia del 27/10/2022 e confermato nella successiva delibera della Regione Piemonte del 28/12/2022. A seguito di tali delibere l’Ambito Territoriale aveva subito attivato il codice meccanografico del corso enogastronomico ad Asti per consentire le iscrizioni degli studenti anche su tale sede. Ricordiamo che il DPR81/2009 per l’attivazione di una classe prima richiede ben 25 alunni facendo scendere il limite a 20 alunni in caso di presenza di studenti con disabilità.
A nostro avviso tali requisiti sono sicuramente da riformare vista la denatalità e la frenata che ha avuto il processo migratorio nella nostra provincia come nel resto del paese. Al numero di iscrizioni che non rispettava la soglia dettata dalla norma si è aggiunta in data 17/03/2023 un’insolita richiesta della Provincia di rinvio dell’attivazione su Asti di tale indirizzo per carenza dei fondi necessari alla ristrutturazione delle cucine nella sede astigiana dell’Istituto Penna. Suscita perplessità il dietrofront compiuto dalla Provincia disattendendo nella sostanza la propria decisione e la promessa della nascita anche ad Asti di un percorso, che come motivato nella stessa delibera provinciale, risponde alla “vocazione enogastronomica e alberghiera del territorio” per la creazione di “nuove competitività per le imprese in esso presenti di cui l’aspetto enogastronomico ne rappresenta un importante punto di forza”.
Presa di posizione ribadita anche nella delibera regionale dove si sottolinea che il nuovo percorso enogastronomico di Asti “non risulta sovrapporsi allo stesso indirizzo attivo presso la succursale di San Damiano d’Asti in quanto il bacino d’utenza risulta differente con propensione verso il sud dell’astigiano o verso l’albese anziché verso il capoluogo di Asti”.
Successivamente vengono fornite una serie di garanzie strutturali ed organizzative da parte dell’Istituto Penna: spazi per i laboratori, attrezzature e persino la disponibilità a sostenere i costi di trasporto per inviare gli allievi della classe di Asti presso la cucina di San Damiano per le esercitazioni, consentendo così l’esecuzione dei lavori di ristrutturazione nell’anno 2023/24.
Inoltre, a nostro avviso, l’attivazione del nuovo corso potrebbe avere un effetto positivo in termini occupazionali evitando nel contempo la perdita di perdenti posto tra il personale attualmente in servizio. E’ importante sottolineare che l’attivazione di questo percorso ad Asti, per la sua stessa natura statale e quinquennale, non contrasta con nessun percorso similare attivato da agenzie formative del territorio che hanno percorsi diversi e rilasciano attestati di qualifica professionale differenti.
Contrariamente questo tipo di percorso può sviluppare collaborazioni e integrazioni dei percorsi con la formazione professionale anche grazie a eventuali accordi di passaggio tramite le “passerelle” previste dalle norme attuali. Dispiace infine assistere a polemiche sui social dove i toni accesi non consentono la libera espressione delle diverse opinioni in ballo sulla questione.
Ci aspettiamo e ci auguriamo che le polemiche terminino, dando spazio a confronti costruttivi nel rispetto delle varie posizioni, assicurando impegni operativi per far si che istituti come il “Penna” possano svilupparsi insieme all’offerta formativa pubblica del nostro amato territorio.
Categoria: Focus