Prima Giunta regionale ‘aperta’ a Novi: “Serve un cambio di marcia per affrontare le crisi delle aziende sul territorio”
La Giunta aperta regionale è stata interamente dedicata al lavoro ed alle vertenze aperte sul territorio
La città di Novi L.re (AL), scelta come simbolo per casi emblematici come Pernigotti e Ilva, il 5 luglio ha ospitato la prima delle Giunte “aperte” del Piemonte, con cui il nuovo governo regionale intende affrontare i temi strategici per tutto il territorio.
L’incontro monotematico interamente dedicato al LAVORO, svoltosi presso il Museo dei Campionissimi, è stato aperto da Albero Cirio, Presidente della Regione, ed ha visto gli interventi del sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon insieme a molti rappresentanti del mondo istituzionale, sindacale e produttivo: Gian Paolo Cabella, sindaco di Novi Ligure, i segretari generali del Piemonte di Cgil Massimo Pozzi, Cisl Alessio Ferraris, Uil Giovanni Cortese, ed il presidente di Confindustria Piemonte Fabio Ravanelli.
La Giunta regionale ha annunciato l’istituzione una “cabina di regia” per monitorare e gestire le crisi aziendali: “Come Giunta sappiamo di dover pedalare tanto e lo faremo con energia, consapevoli che il Piemonte ha bisogno di un’altra velocità. Per questo motivo assumiamo un impegno preciso: dare ai lavoratori risposte concrete e non solo solidarietà, perché con la solidarietà non si mangia”, ha dichiarato il presidente della Regione Cirio.
Intanto, parlando della vertenza Pernigotti, si attende il vertice programmato il 17 luglio al Ministero dello Sviluppo economico a Roma. Sindacati e lavoratori aspettavano la convocazione da ormai quattro settimane, da quando cioè era saltata la riunione convocata per il 29 maggio.
Il 17 luglio ci si aspetta che l’advisor Sernet, incaricato di trovare imprenditori interessati alla reindustrializzazione della fabbrica di Novi Ligure, presenti i frutti del lavoro degli ultimi mesi, e soprattutto comprendere quanto la proprietà Toksoz sia realmente disponibile ad aprire un confronto per il rilancio dello stabilimento
-> La nostra mobilitazione a fianco dei lavoratori della storica azienda dolciaria novese
-> L’intervento di Piero Frescucci, delegato sindacale della Pernigotti, a nome di tutti i lavoratori: VIDEO
Le preoccupazioni, a Novi, non riguardano solo la Pernigotti ma anche l’ILVA, vista la richiesta di Arcelor Mittal di esaurire le ferie entro il 30 settembre con il timore che da ottobre possa subentrare la cassa integrazione.
Per Alessio Ferraris, segretario generale Cisl Piemonte serve “un nuovo Patto regionale, perché c’è bisogno del contributo di tutti per rilanciare un territorio che, nonostante le difficoltà, ha grandi potenzialità e competenze. Occorre intervenire non solo sulla quantità ma sulla qualità del lavoro, favorendo una attenta riqualificazione e formazione dei lavoratori e puntando su fattori fondamentali come l’innovazione e le nuove tecnologie. Occorre infine fare squadra per la realizzazione delle infrastrutture, andando oltre le appartenenze politiche. Il rilancio del Piemonte passa soprattutto da un nuovo modo di lavorare e stare insieme” [-> video-intervento]
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