“Garantire il rispetto delle regole democratiche e rimettere al centro dell’agenda politica gli interessi dei lavoratori, dei pensionati, dei disoccupati”. La Cisl scrive al Capo dello Stato
martedì 29 Maggio 2018 / Attualità
“Stiamo vivendo un momento davvero delicato e difficile per la storia del nostro Paese. Mai come oggi abbiamo bisogno di un Governo che guardi al tema del lavoro, allo sviluppo, alla crescita. Un Governo che metta al centro della propria agenda, ma anche al centro dell’ agenda europea, il tema della dignità del lavoro, della sua sicurezza e delle prospettive di sviluppo”.
Lo ha detto ieri pomeriggio a Riccione a margine dell’Assemblea nazionale dell’Anteas, la Segreteria Generale della Cisl, Annamaria Furlan.
“Sono inaudite le reazioni ed i toni usati nei confronti del presidente della Repubblica. Bisogna avere fiducia nel ruolo di garanzia istituzionale e di arbitro di Mattarella. La politica metta al centro gli interessi del paese, delle famiglie, dei lavoratori e dei pensionati. Ora occorre responsabilità da parte di tutti”, ha scritto la sindacalista con un tweet.
Sempre il 28 maggio Cgil Cisl Uil hanno scritto al Presidente della Repubblica Mattarella per manifestare tutta la loro stima ed il rispetto per le scelte effettuate. “Caro Presidente, – si legge nella lettera- desideriamo manifestarle la nostra viva preoccupazione per il perdurare di una crisi politica e istituzionale che ha pochi precedenti nella storia della nostra Repubblica. Intendiamo ribadire con forza il nostro impegno a difesa della Costituzione che fissa con chiarezza ruolo e prerogative del Presidente della Repubblica e delle Istituzioni democratiche”.
“Se è pienamente legittimo – prosegue la missiva – avere ed esprimere opinioni e valutazioni politiche differenti, va senza alcuna incertezza difeso e riaffermato il diritto e il dovere del Presidente della Repubblica di esercitare, in trasparenza ed autonomia, le proprie funzioni costituzionali”.
“Ci permettiamo, inoltre, – aggiungono i tre segretari – di sottolineare l’urgenza di decisioni rapide per l’economia e il lavoro. C’è un Paese reale che ancora soffre per le conseguenze della crisi economica degli ultimi dieci anni. Per questo pensiamo che le attese e gli interessi di lavoratori, pensionati, giovani e disoccupati debbano essere messe al primo posto nell’agenda istituzionale e politica del Paese”.
“Con rinnovato e deferente senso di stima e rispetto Le giunga, Signor Presidente, il nostro saluto e l’augurio sincero di buon lavoro”, conclude la lettera.
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