Morti bianche, i sindacati degli edili in piazza il 26 maggio ad Alessandria
L’iniziativa, in contemporanea con altre città italiane, si svolge mercoledì 26 maggio, a partire dalle ore 10.30, in piazza della Libertà, ad Alessandria.
Nei giorni scorsi Cgil, Cisl e Uil hanno lanciato la campagna dal titolo “Fermiamo la strage nei luoghi di lavoro” e previsto una settimana di iniziative, tra il 24 e il 28 maggio, dedicata al tema della salute e della sicurezza sul lavoro. In questo contesto i Sindacati delle Costruzioni Feneal Uil, Filca Cisl, Fillea Cgil hanno previsto una mobilitazione in alcune città italiane per il giorno mercoledì 26 maggio: i lavoratori edili saranno in piazza con iniziative contemporanee ad Alessandria, Bergamo, Ancona, Napoli e Palermo a partire dalle ore 10.30, mentre a Roma l’appuntamento è previsto a Piazza Montecitorio dalle ore 16 alle ore 18.
“I cantieri restano uno dei luoghi di lavoro più colpiti dal dramma degli infortuni gravi e delle morti sul lavoro, come successo purtroppo anche recentemente nel nostro territorio, scelto non a caso nell’ambito dell’iniziativa nazionale – dichiarano Paolo Tolu, Feneal Uil, Massimiliano Campana, Filca Cisl, Rocco Politi, Fillea Cgil di Alessandria. Chiediamo con forza più controlli, sanzioni efficaci e sviluppo delle azioni di formazione e prevenzione”.
In particolare tra le proposte dei sindacati edili di Cgil, Cisl e Uil si segnalano l’introduzione della “patente a punti” che possa premiare le aziende che dimostrino di essere regolari e sicure, l’aumento dei controlli nei luoghi di lavoro e il rafforzamento delle sanzioni, l’applicazione del contratto edile a tutti i lavoratori impiegati in cantiere e lo sviluppo della prevenzione attraverso maggiore formazione con il pieno coinvolgimento della bilateralità edile.
I Segretari provinciali Paolo Tolu, Massimiliano Campana, Rocco Politi hanno inoltre voluto riaffermare, in merito alle possibili modifiche che il Governo intende attuare sul Codice degli Appalti, la necessità di respingere ogni tentativo di destrutturazione delle regole e delle tutele. “Non possiamo che bocciare fermamente la liberalizzazione del subappalto e la generalizzazione del massimo ribasso – spiegano i tre segretari -, misure che favorirebbero inevitabilmente il dumping contrattuale e ridurrebbero trasparenza e tutele per i lavoratori, in particolare con riferimento alla salute e sicurezza”.
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