Decreto Aiuti: le nuove misure a sostegno delle famiglie e delle aziende
A breve diventeranno operative le nuove misure previste dal cd decreto “Aiuti” che prevede lo stanziamento, da parte del Governo, di 14mld di euro a sostegno di famiglie e aziende alle prese con i contraccolpi del conflitto in Ucraina,
Le nuove misure si possono così riassumere:
Bonus 200 euro
Si tratta di un’indennità una tantum che verrà assegnata a pensionati; lavoratori dipendenti; autonomi; disoccupati; percettori del reddito di cittadinanza; colf; stagionali con redditi fino a35mila euro. I datori di lavoro, del settore pubblico e privato, riconosceranno l’agevolazione in via automatica. I pensionati riceveranno il contributo tramite l’Inps Per gli altri beneficiari le modalità di erogazione saranno decise, con ulteriore decreto.
Bonus trasporti pubblici
Nella bozza del provvedimento è prevista l’istituzione di un buono fino a 60 euro per l’acquisto di abbonamenti per il trasporto pubblico locale, regionale e interregionale; il benefit è accessibile per coloro che hanno un reddito sotto i 35mila euro. Il bonus, con l’obiettivo di “mitigare l’impatto del caro-energia” potrà essere utilizzato per l’acquisto di un solo abbonamento e non sarà cedibile. L’erogazione del sussidio avverrà con modalità informatica e sarà utilizzabile fino a dicembre. Un successivo decreto ministeriale disciplinerà le modalità con le quali si potrà inoltrare la richiesta.
SOS ai comuni, sale cinematografiche e aziende agricole
Il governo giunge in soccorso degli enti pubblici con l’obiettivo di favorire il riequilibrio finanziario e più specificatamente offre un sostegno ai comuni capoluogo di provincia che hanno registrato un disavanzo di amministrazione pro-capite superiore a 500 euro
Il provvedimento riconosce, inoltre, un tax credit per il 2022 e il 2023 per le sale cinematografiche, nella misura massima del 40% dei costi di funzionamento delle sale cinematografiche.
In favore delle aziende agricole viene istituito un fondo da 20mln di euro presso il Ministero delle politiche agricole. Il fondo nasce con lo scopo di sostenere le imprese del comparto aiutandole a sopportare gli ingenti danni economici causati dal conflitto in Ucraina e dalle sanzioni imposte alla Russia. Potranno richiedere un contributo a fondo perduto le imprese le cui vendite in Russia, Ucraina e Bielorussia generavano almeno il 20% del loro fatturato complessivo, ovvero, le aziende che hanno subito un incremento dei costi di approvvigionamento del 30% o che hanno subito un calo del 30% di fatturato rispetto allo stesso periodo del 2019.
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