Incognite sul concorso nazionale per dirigenti scolastici, timori anche in provincia di Alessandria ed Asti
A seguito delle notizie pubblicate dagli organi di stampa e trasmesse nei telegiornali nelle ultime settimane, la segreteria della Cisl Scuola Alessandria-Asti ritiene opportuno fornire un chiarimento sulla questione in generale ed illustrare al contempo la situazione specifica provinciale relativamente alle Istituzioni scolastiche in attesa della nomina del Dirigente prima dell’avvio del prossimo anno scolastico.
Un’ennesima situazione caotica nella scuola è stata quella dell‘annullamento da parte del Tar Lazio delle procedure relative alle prove scritte, e alla loro valutazione, del concorso nazionale per dirigente scolastico. I concorsi si dimostrano sempre più vulnerabili: “È inevitabile essere preoccupati per le conseguenze che si potrebbero avere dal 1 settembre, dal momento che nelle scuole potrebbero mancare quasi 3000 dirigenti su 8300 istituzioni”, denuncia la Segreteria della Cisl Scuola territoriale.
Il Ministero dell’Istruzione ha presentato ricorso al Consiglio di Stato chiedendo di sospendere in via cautelare la sentenza del Tar del Lazio impugnata, consentendo quindi di concludere la procedura concorsuale e di procedure alle nomine dei vincitori e alla loro presa di servizio il 1° settembre. In questo senso il Consiglio si è pronunciato, fissando al contempo l’udienza pubblica per la discussione del ricorso nel merito al 17 ottobre 2019. Il Ministero provvederà dunque alla pubblicazione delle graduatorie e all’assunzione dei vincitori, sebbene sub iudice.
Com’è la situazione in provincia di Alessandria?
Metà dei 52 Istituti scolastici presenti sul territorio non ha un Dirigente scolastico stabile e risulta quindi in reggenza. Con il prossimo anno scolastico andranno in pensione altri cinque Dirigenti, ed in mancanza di nuove immissioni la situazione si aggraverà ulteriormente: si rischia addirittura che qualche Dirigente abbia tre Istituti sotto la sua responsabilità. E’ del tutto evidente che un tale carico di lavoro sia insostenibile e assolutamente incompatibile con quella qualità che il Ministero dice di voler perseguire; in provincia di Alessandria i posti vacanti da DSGA (Direttore Servizi Generali Amministrativi) sono addirittura 24.
Quali le prospettive in provincia di Asti?
A seguito della pubblicazione, da parte dell’ Ufficio scolastico regionale, dei conferimenti e mutamenti di incarico dei Dirigenti, ad oggi la provincia ha ben dodici istituzioni scolastiche sprovviste di dirigente effettivo.
Alcune di esse sono seguite in reggenza da anni dai dirigenti astigiani, come ad esempio l’ IC di Moncalvo o quello di Castelnuovo Don Bosco; altre si sono create ora a seguito di trasferimenti o a seguito di pensionamenti.
Restano pertanto in attesa di nomina del Dirigente: Direzione didattica V circolo, Scuola media Brofferio- Martiri, Istituto Castigliano, Istituto Vittorio Alfieri (che comprende Liceo
classico, Liceo artistico e Quintino Sella), il Centro permanente Istruzione Adulti, gli Istituti comprensivi di Villanova, San Damiano, Castelnuovo Don bosco-Cocconato e Montiglio, Canelli, Villafranca, Moncalvo, Castell’Alfero; dirigenti definitivi invece, dopo anni di reggenza, alla Direzione didattica I Circolo, e all’Istituto Comprensivo 3 di Asti.
Non diversa è la situazione della copertura dei posti dei Dirigenti Servizi Generali e Amministrativi, quelli che un tempo si chiamavano Segretari, figura indispensabile per il funzionamento della scuola (dalla redazione del bilancio, all’organizzazione del personale amministrativo, tecnico ed ausiliario) da anni attende un concorso, finalmente in corso di svolgimento, per nuove nomine in ruolo. Ad Asti sono vacanti ben 14 posti, in questi anni ricoperti da DSGA che hanno accettato la reggenza e da Assistenti amministrativi di ruolo che hanno titolo a partecipare al concorso odierno.
La situazione astigiana risulta, a tutt’oggi, particolarmente critica, ma lo è ancor di più quella alessandrina, dove l’istituto della reggenza ha raggiunto livelli decisamente elevati e preoccupanti.
Risulta pertanto necessario e urgente provvedere quanto prima alla copertura dei numerosi posti vacanti, al fine di dare la totale operatività a tutte le istituzioni scolastiche già dal 1° settembre 2019, il tutto nella massima trasparenza e nel rispetto delle regole, presupposti essenziali ai quali il Sindacato CISL Scuola si è sempre ispirato nella sua quotidiana azione di tutela e di supporto a tutto il personale scolastico.
Categoria: Attualità, Scuola, Territorio