Consiglio Comunale aperto per parlare del futuro della Casa di riposo “Città di Asti”

martedì 13 Settembre 2022 / Focus

Ieri sera (12 settembre 2022) presso il Teatro Alfieri di Asti si è tenuto il Consiglio Comunale aperto in cui si è parlato della Casa di Riposo “Città di Asti”, della drammatica situazione economico – finanziaria e della preoccupazione sulle sorti degli ospiti e dei dipendenti della struttura.

Molti gli interventi che si sono susseguiti nel corso dell’assise da parte di esponenti appartenenti al sindacato, alle istituzioni, alla politica e alle associazioni di volontariato.

L’intervento del segretario generale Cgil Luca Quagliotti che ha parlato anche per Cisl e Uil si è focalizzato sulla notizia che la cordata Malabaila e Amalberto avrebbe fatto un passo indietro. “È vero? – ha chiesto – La cooperativa Anteo ha un’ipotesi di acquisizione? Abbiamo cercato le soluzioni e le cose cambiavano settimanalmente. Chi compra non deve essere per forza un privato”.

Da parte sindacale è intervenuto anche Alessandro Delfino, Segretario Generale della CISL Funzione Pubblica di Alessandria Asti che ha dato un quadro preciso della situazione pregressa e di quella attuale ponendo attenzione al futuro lavorativo del personale. Come agire in caso di un’eventuale chiusura? Pertanto ha esortato il Commissario Pasino e le Istituzioni affinché venga trovata una soluzione a stretto giro a garanzia dell’occupazione di tutti i lavoratori del ricovero astigiano. (VIDEO)

Perentorio il Commissario, Mario Pasino: “Al mio arrivo i conti erano drammatici. Qualsiasi società avrebbe chiuso immediatamente. Malabaila e Amalberto hanno lasciato ma Hacker (immobiliare di Cuneo) vorrebbe andare avanti. Io non voglio trascinare nessuno in un burrone. La struttura è pubblica, ma se pensiamo di mantenerla pubblica possiamo trovare un altro al mio posto. La struttura ha fatto tanto per gli ospiti, ma ora è stata letteralmente distrutta. Abbiamo una caldaia che in qualunque momento si può rompere. Le bollette del gas da 30 mila euro al mese sono arrivate a 139 mila euro. Il Covid ha ridotto il numero degli ospiti. Ho detto ad Hacker che non vado oltre il 5 ottobre”.

Molti gli interventi anche da parte degli esponenti politici cittadini e regionali che hanno trovato sintesi in ordine del giorno a firma della minoranza che ha visto l’approvazione del Sindaco Rasero e del Consiglio Comunale (tranne Fratelli d’Italia)

Nel documento viene chiesto di individuare la struttura quale sede di un piano di sviluppo dei servizi ad alto contenuto assistenziale, anche in partnership con un privato, ad oggi molto carenti ad Asti, facendo attenzione a “non privatizzare, depauperare o creare concorrenza con i servizi già offerti dall’Asl AT”.

Il consiglio Comunale è terminato con le conclusioni del Sindaco Rasero che ha raccontato quanto fatto fino ad ora per tentare il salvataggio dell’ex Maina, commentando:

“Ho fatto i complimenti alla grande professionalità del Commissario. Un altro al suo posto avrebbe gettato la spugna, il suo incarico è praticamente gratuito. Sono contento che abbiamo trovato l’unanimità. Ho fatto presente alla minoranza che c’erano alcune inesattezze nell’Odg e loro hanno modificato, ma avremmo approvato comunque. C’è unità di intenti”.

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