Cantieri edili poco sicuri: “serve il coraggio di chiudere l’attività”
Questo è quanto dichiara Stefano Calella, Segretario aggiunto della CISL Alessandria Asti, al quotidiano “La Stampa” in merito alle violazioni delle norme in materia di sicurezza attribuibili ad alcune ditte impegnate nel settore edile. Più specificatamente si è fatto riferimento alla recente operazione dei carabinieri dell’Ispettorato del lavoro che hanno rilevato gravi irregolarità in un cantiere di Mombaruzzo (AT); ben quattro imprese edili sono state multate pesantemente con una sanzione complessiva di 26.000 €. Sanzione amministrativa che rimarrà invariata se pagata entro i termini previsti. Diversamente, la sanzione si tradurrà in una contestazione penale. Il cantiere non è sotto sequestro, ma i militari hanno imposto l’adeguamento alle normative nazionali in tema di sicurezza sul lavoro.
Di seguito l’intervista integrale rilasciata da Stefano Calella, tratta da “La Stampa” del 30/01/2022 (pag. di Asti)
L’attenzione sui temi della sicurezza nei cantieri è tornata ancor più d’attualità con i segnali di ripresa del settore, trainato in particolare dagli incentivi, dall’ecobonus al bonus facciate.
Una situazione complessa che la vicenda di Mombaruzzo ripropone con i suoi paradossi. Stefano Calella, segretario aggiunto della Cisl Asti Alessandria con delega alla sicurezza, conosce bene le problematiche. E’ stato presidente della Cassa edile e del Comitato Inail di Asti di cui è ancora componente.
«I controlli hanno evitato che si protraesse una situazione di pericolo per i lavoratori – spiega – ma non basta una multa: se le irregolarità sono gravi bisogna avere il coraggio, o meglio, una normativa che disponga la sospensione dell l’attività». Calella invita però a contestualizzare la situazione. «Siamo in una fase in cui le risorse sono molte, tra ecobonus ed altro- sottolinea il dirigente Cisl – trovo che in questo momento ci sia frenesia nell’edilizia. Tra le imprese, ma anche tra i tecnici. Non si trova un geometra per l’attività ordinaria». E cita gli esempi: «Se si deve eseguire una modifica catastale non è facile trovare un geometra disponibile – sostiene – e c’è tanta speculazione: costruisce sprechi e pericoli, ma anche illegalità perché con tanti cantieri i controlli sono più difficili»
Si chiedono meccanismi che consentano di valutare la qualità delle imprese: «Per fare la parrucchiera servono titoli, formazione ed esperienza mentre invece per fare l’impresario edile bastano pochi bolli e una cazzuola».
Calella approfondisce. Serve programmazione «i documenti e le autorizzazioni devono essere congrui cantiere per cantiere e non cambiando solo intestazione»
Molte imprese serie tuttavia che pagano la concorrenza sleale: «Occorre intervenire per tutelare il mercato».
«Da molti anni grazie agli enti bilaterali si fa molta informazione – conclude – tutti sanno ciò che è necessario fare in tema di sicurezza. Non è più tollerabile ignorare norme».
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