Amag, i sindacati chiedono chiarimenti sulla figura della psicologa aziendale: dubbi su trasparenza e privacy

lunedì 14 Ottobre 2024 / Attualità

Le segreterie sindacali Fp Cgil, Fit Cisl e Uil Trasporti hanno inviato una richiesta formale ai vertici del Gruppo Amag per ottenere spiegazioni in merito a una situazione che desta preoccupazione tra i lavoratori. La questione ruota attorno alla figura di una psicologa messa a disposizione dall’azienda per fornire supporto ai dipendenti, con l’obiettivo di monitorare eventuali malesseri legati al rapporto di lavoro. Tuttavia, sono emersi dubbi riguardanti la trasparenza di tale servizio e il rispetto della privacy dei lavoratori.

Nella lettera, i sindacati segnalano che la psicologa in questione potrebbe essere la figlia di un consulente esterno, il dottor Zordan, che ricopre incarichi all’interno di Moveon, società collaboratrice del Gruppo Amag. Questo dettaglio solleva preoccupazioni riguardo a possibili conflitti di interesse, acuite dal fatto che la professionista non sembrerebbe aver operato con i suoi veri dati anagrafici.

“Questa situazione, se confermata, sarebbe particolarmente grave e violerebbe senza dubbio il rapporto di fiducia tra i lavoratori e l’azienda, oltre a compromettere la privacy degli stessi”, si legge nella missiva, che conclude con una richiesta di chiarimenti immediati e di un’indagine da parte degli organismi competenti.

Sul tema è intervenuto Francesco Tutone, segretario della Fit Cisl Piemonte, confermando che la questione è stata sollevata da diverse segnalazioni ricevute dalle organizzazioni sindacali. “Abbiamo utilizzato il condizionale perché, al momento, non abbiamo riscontri precisi”, ha dichiarato Tutone, specificando che la vicenda appare ancora poco chiara e oggetto di ulteriori verifiche.

Il segretario ha poi espresso preoccupazione per il contesto generale in cui i lavoratori di Amag si trovano a operare: “C’è già una situazione molto difficile, con un clima ostile e un sentimento di disillusione tra i dipendenti. Nonostante le difficili condizioni economiche e i mezzi obsoleti a disposizione, i lavoratori hanno sempre dimostrato grande impegno, anche se da due anni non ricevono il premio economico che costituiva un sostegno importante per loro e le loro famiglie”.

Se i dubbi sulla trasparenza e la gestione della psicologa dovessero essere confermati, ha aggiunto Tutone, la situazione potrebbe aggravarsi ulteriormente. “Speriamo che non sia così, ma nel caso in cui i nostri timori fossero fondati, crediamo che sarà necessario un intervento deciso da parte della politica. Noi continueremo a sostenere i lavoratori e a vigilare affinché tutto proceda nella massima correttezza”.

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